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Chi è Federico Barbarossa, il transgender che si è iscritto a Miss Italia: “Una provocazione per cambiare le cose”

Pubblicato il 25 Luglio, 2023

Un paio di settimane fa fu eletta Miss Olanda, tra mille polemiche, la donna transgender Rikkie Valerie Kollè. La polemica nacque proprio dal fatto che Rikkie è nata uomo poi poi diventare donna, quindi secondo alcuni non avrebbe avuto i requisiti per partecipare al concorso.

La sua elezione a Miss Olanda ha creato comunque un precedente e così anche in Italia si è iniziato a discutere della questione. Prendendo la palla al balzo Federico Barbarossa, esponente dell’associazione “Mixed Lgbtqia+”, nato donna e diventato uomo, ha deciso di iscriversi a Miss Italia come provocazione dopo le parole di Patrizia Mirigliani, organizzatrice dell’evento.

La provocazione di Federico Barbarossa

La Mirigliani ha rifiutato l’iscrizione di due ragazze transgender perché “il regolamento non lo permette e io non voglio cambiarlo”.

Barbarossa ha quindi deciso di iscriversi al concorso e ha spiegato le sue motivazioni a La Repubblica: “Quando ho letto che erano ammesse solo ragazze ‘nate biologicamente donne’ mi ha fatto ridere il criterio del dato biologico, perché allora anche io sono nato donna. Eppure, se a me scarterebbero perché sono visibilmente un ragazzo, una ragazza trans verrebbe scartata perché non considerata donna: qual è il senso allora? C’è un cortocircuito in questo castello di carte costruito sulla biologia”.

Spiega che la sua è una provocazione per provare a cambiare le cose: “Siccome viviamo in un mondo in cui questi concorsi esistono e si rivolgono alle donne, ritengo debbano poter partecipare tutte le donne. Quello che mi lascia basito è che la posizione di Miss Italia si pone addirittura al di sopra della legge italiana, che prevede per le persone trans la rettifica dei dati anagrafici, con il cambio dei documenti, fino al certificato di nascita”.

Un gesto che ha fatto proseliti

Il gesto di Federico Barbarossa ha colto nel segno, poiché dopo la sua provocazione tantissime altre donne transgender si stanno iscrivendo al concorso.

“Queste proposte fatte con il sorriso – ha spiegato Federico – aiutano le persone della comunità, ma riescono anche a far riflettere le persone più ostili. Come dice Porpora Marcasciano ‘la rivoluzione si fa ridendo’. Infine sono felice che tutto sia nato dalla nostra associazione che ha sede nel sud Italia, territorio spesso complesso e ostile, talvolta dimenticato”.

L’obiettivo di Federico è semplice: “Innescare, attraverso uno scherzo, una riflessione sull’assurdità di alcune logiche fuori dal tempo e dal mondo. Far capire che, nonostante certe posizioni retrive, il mondo va avanti. Qualcuno ci immagina come mostri a tre teste che mai potrebbero aspirare a vincere un concorso di bellezza, perché anche la rappresentazione mediatica spesso porta avanti narrative che feticizzano i nostri corpi. Con questa campagna stiamo dando visibilità alla verità delle persone trans”.

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