Sulla questione bonifiche, la recente pronuncia del Consiglio di Stato che individua chiaramente la responsabilità di Fintecna e Lucchini in amministrazione straordinaria può essere uno strumento fondamentale per avviare quelle opere di messa in sicurezza ambientale che questa città attende da troppo tempo.
Fino ad oggi, spesso la battaglia è stata associata alle risorse attivabili col Recovery Fund; risorse che potrebbero essere utilizzate per le opere nell’area adiacente lo stabilimento siderurgico. Si tratta di un cammino complesso, cui questa Amministrazione sta dando un convinto contributo.
Ecco che allora, nell’attesa che questo impegno possa dare i frutti sperati, l’occasione della sentenza del 7 maggio non può e non deve essere persa: il Cds si è pronunciato in ordine ad un contenzioso che vedeva coinvolti il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana, nonché la società Fintecna Spa e la società Lucchini in amministrazione straordinaria. Con questa pronuncia i giudici amministrativi hanno riconosciuto la legittimità degli atti all’epoca impugnati dai soggetti privati, atti con cui la Regione Toscana li individuava come responsabili dell’inquinamento dello stabilimento Lucchini di Piombino.
La sentenza però non indica il grado di responsabilità di quell’inquinamento: per questo motivo abbiamo sollecitato attraverso comunicazione scritta la Regione Toscana e il Ministero dell’Ambiente perché si attivino velocemente per individuare la ripartizione delle colpe e dunque le somme che dovranno versare, risorse indispensabili per poter avviare parte di quelle bonifiche di cui il territorio ha bisogno.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
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