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Ferro di Cavallo a Mondello, Regione e Comune litigano su proprietà e responsabilità, Caronia: “Dopo 10 anni regna il caos”

“Sulla situazione del Ferro di Cavallo, oggi siamo usciti dalla Commissione Territorio dell’ARS con un’unica certezza: dalle parti della Regione e del Comune regna la più assoluta confusione su tutto, persino su chi sia il proprietario del canale, per non parlare delle responsabilità relative alla sua gestione e manutenzione, nonché sui
tempi di realizzazione dei lavori di bonifica.

Pubblicato il 19 Ottobre, 2021

“Sulla situazione del Ferro di Cavallo, oggi siamo usciti dalla Commissione Territorio dell’ARS con un’unica certezza: dalle parti della Regione e del Comune regna la più assoluta confusione su tutto, persino su chi sia il proprietario del canale, per non parlare delle responsabilità relative alla sua gestione e manutenzione, nonché sui
tempi di realizzazione dei lavori di bonifica.
Lo denuncia Marianna Caronia, (nella foto d’apertura) dopo che oggi all’Assemblea Regionale Siciliana si è tenuta una riunione della Commissione che avrebbe dovuto affrontare i temi legati al canale di raccolta e scarico a mare delle acque piovane della borgata marinara, il cui intasamento è fra le cause degli allagamenti che colpiscono l’area.

Nonostante la Sicilia abbia da dieci anni un Commissario per l’emergenza idrogeologica – ricorda la deputata regionale – oggi ci siamo sentiti dire che non c’è nemmeno una data certa per l’avvio dei lavori di bonifica del canale, ci siamo sentiti dire che lo stesso Commissario non sa di chi sia il canale, né tantomeno chi debba curarne la gestione ordinaria. Insomma una situazione di caos totale che conferma ancora una volta l’incapacità del Comune e della Regione di dialogare per risolvere i problemi, mentre i cittadini affondano, letteralmente. E’necessario che la Regione, con la sua struttura commissariale chiarisca una volta per tutte quali sono le responsabilità, anche in base alle norme del Codice dell’ambiente, così come è necessario che nell’attesa di lavori di bonifica complessivi, siano approntati piani di gestione ed emergenza fra Comune, Regione, Protezione civile dei due enti e ogni altro soggetto coinvolto”.

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