Pubblicato il 30 Giugno, 2022
Ettari ed ettari di vegetazione e terreni incendiati, roghi accidentali in abitazioni o esercizi commerciali, dovuti anche al troppo caldo, ma non solo. Torna, purtroppo, anche l’incubo dei gesti intimidatori verso uomini o donne del Salento attraverso incendi dolosi per colpire oggetti di proprietà. Uno dei più diffusi, tra questi, è sicuramente il rogo d’auto davanti all’abitazione del malcapitato di turno. Nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30, per esempio, sono state ben due le vetture che sono state prese di mira dalle lingue di fuoco. Per entrambi i casi ci sono ancora in corso delle indagini, ma pare che il dolo sia la pista maggiormente perseguibile come causa dei roghi.
Il primo incendio è divampato, intorno alle due della scorsa notte, in Piazzale Padre Pio, zona stadio, ed ha coinvolto una Fiat Punto di proprietà di un uomo della zona. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce, che si sono occupati dell’operazione di spegnimento delle fiamme, sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Scientifica che hanno compiuto i rilievi del caso per capire se ci sia o meno il dolo. Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, sembra che la vettura sia stata cosparsa di benzina prima del lancio di una fiamma che ha fatto divampare il fuoco. Il secondo incendio della notte, invece, si è scatenato a Tricase, qualche decina di minuti dopo il primo avvenuto nel capoluogo. Qui, ad andare completamente distrutta è stata un’Alfa Romeo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Tricase, che hanno placato la furia dell fiamme, e i carabinieri della stazione locale che hanno effettuato i rilievi del caso. Anche in questo secondo caso la prima ipotesi porta al gesto doloso ed intimidatorio.
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