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Zelensky

Presidente nella fiction e poi nella realtà: arriva in Italia la serie tv con Zelensky (VIDEO)

Pubblicato il 18 Marzo, 2022

Sì. Quello che riceve due micidiali Uzi dalla sua guardia del corpo e li scarica su oligarchi e rappresentanti del governo ucraino è lui, Volodymyr Zelensky.

E’ una delle scene in cui il protagonista della fiction immagina di sfogare così la sua rabbia nei confronti di un sistema corrotto e lontano dalle esigenze del suo popolo.

Sembra incredibile, ma la storia che racconta di un uomo qualunque diventato a presidente dell’Ucraina poi diventerà realtà. Perché lo Zelensky attore è adesso il leader dell’Ucraina che sta cercando di resistere all’invasione russa.

Arriva anche in Italia la serie televisiva “Servitore del popolo“, in inglese “Servant of the People”. Andrà in onda su La7 che ne ha acquisito i diritti in esclusiva per il nostro Paese. E’ di genere comedy, intrisa di satira politica, ha debuttato il 16 ottobre 2015 e si è conclusa dopo tre stagioni nel marzo 2019. Lo Zelensky della vita precedente, quella in cui lavorava come attore, interpreta un insegnante di Kiev che si rende protagonista di una scalata al potere incredibile, diventando il presidente dell’Ucraina.

La serie è stata realizzata con un budget irrisorio dai comici di Kvartal 95, personaggi dello spettacolo che al tempo lavoravano per la televisione dell’oligarca Igor Kolomoysky (1+1 era il nome della TV). Tra quei comici, c’era appunto lo stesso Zelensky.

Ha avuto un successo senza precedenti in Ucraina: è in assoluto la serie più vista della storia del Paese, anche perché veniva trasmessa pure su YouTube con i sottotitoli in inglese.

La prima puntata vanta oltre 9 milioni di visualizzazioni, un numero destinato ad aumentare esponenzialmente in queste ore in cui il nome di Volodymyr Zelensky è sulla bocca di tutti.

Della serie televisiva di cui è protagonista è stato acquistato il format dalla Fox e i diritti sono stati venduti a Netflix.

LA TRAMA

“Servitore del popolo” narra la storia di Vassily Petrovich Goloborodko, docente di storia, trentunenne e reduce da un divorzio. Lo anima un livore contro il governo e le istituzioni ucraine, una rabbia tale che lo farà esplodere in un monologo feroce, mentre è in classe a fare lezione di storia. Il discorso molto coinvolgente, appassionato, violento, non certo scevro di volgarità e parolacce varie diventa virale, messo in rete da uno dei suoi studenti. Il video finisce su YouTube e diventa la migliore campagna presidenziale della storia del Paese: la mattina seguente l’ignaro insegnante viene svegliato dal campanello che suona. Apre la porta e si trova davanti il Primo Ministro, che lo saluta dicendogli “Buongiorno signor Presidente!”. La serie incomincia quindi a raccontare di un uomo onesto, normale, non animato dalla solita bulimia di potere e di denaro (tipica dei politici) ma, al contrario, da ferrei valori morali. Quest’uomo normale, membro del popolo che adesso governa, si ritrova a essere l’inquilino della cosiddetta stanza dei bottoni.
Il professor Vassily, abituato a girare in bicicletta per Kiev con quella semplicità che lo rende genuino, verrà proiettato in un mondo totalmente diverso dal suo.

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