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I figli del capo di gabinetto di Roma minacciano i carabinieri: e non è la prima volta

“Voi non sapete chi siamo noi… Occhio”. Questo, il tono, più o meno, forse venato di romanesco per apparire più autorevoli, “cazzuti”. Stiamo parlando dei figli del capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri,

Pubblicato il 6 Febbraio, 2022

“Voi non sapete chi siamo noi… Occhio”. Questo, il tono, più o meno, forse venato di romanesco per apparire più autorevoli, “cazzuti”. Stiamo parlando dei figli del capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Albino Ruberti (nella foto), che aveva ricoperto lo stesso ruolo anche alla Regione Lazio con Nicola Zingaretti. Una scena alla Suburra, già interpretata e che questa volta li ha messi nei guai…

I due, 19 e 17 anni, sono stati fermati ieri per un controllo dai carabinieri ai Parioli mentre erano con altri amici a bordo dell’auto del padre parcheggiata in strada. Quando i militari hanno chiesto i documenti per identificarli, i due avrebbero reagito in malo modo, spiegando che, visto il ruolo ricoperto dal padre in Campidoglio e prima ancora in Regione, i carabinieri avrebbero dovuto fermare altri e non loro o li avrebbero fatti trasferire.

Un atteggiamento che certo non ha impensierito gli uomini dell’Arma, che, dopo averli identificati, hanno anche scoperto un episodio analogo, con simili atteggiamenti, con protagonista solo il 19enne appena 15 giorni fa durante un controllo a piazza Euclide con tanto di identificazione e di verbalizzazione del comportamento.

In quel caso, i carabinieri avevano invitato i ragazzi presenti in strada, circa una cinquantina, a indossare le mascherine e mantenere il distanziamento. Tra i sei che continuavano a rifiutarsi e stavano per essere multati anche il figlio maggiore di Gualtieri, che, pur non facendo in quell’occasione riferimento specifico al padre, avrebbe intimato ai carabinieri di avere sbagliato a beccare proprio chi non dovevano prendere, accusandoli di non saper fare il proprio lavoro e dicendo loro che comunque presto non lo avrebbero fatto più.

Per i due fratelli è scattata una multa, “Regolarmente pagata”, ha fatto sapere il padre, che ha invitato energicamente i figli ad avere il massimo rispetto per carabinieri e le forze dell’ordine in generale, e a non ricascarci più.

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