Pubblicato il 29 Giugno, 2022
A parlare è Christopher Hensley. Sono parole che centellina, la voce che sembra giungere da un luogo lontano, una caverna nascosta chissà dove. E la voce di chi, nonostante l’esperienza alle spalle, non riesce ad abituarsi al dolore più devastante, alla tragedie più assurde, insopportabili.
Christopher Hensley è il tenente colonnello della polizia di Chesterfield, città statunitense della Virginia dove è accaduto l’agghiacciante caso.
Un papà si è suicidato dopo aver trovato il figlio di 18 mesi morto sul sedile posteriore della sua auto.
Lo aveva lasciato nell’abitacolo che era diventato bollente sotto al sole.
L’ipotesi della polizia è che il padre sia andato al lavoro martedì mattina: per tre ore si sarebbe dimenticato di accompagnare il figlio all’asilo.
Il piccolo è così rimasto da solo nell’auto con le temperature che hanno raggiunto i trenta gradi.
Le indagini preliminari raccontano che il padre sia morto per una ferita da arma da fuoco dopo aver scoperto il corpo del figlio senza vita nell’abitacolo.
La polizia di Chesterfield non ha divulgato il nome di padre e figlio.
L’uomo è stato ritrovato nel bosco dietro casa intorno a mezzogiorno: la mattina la famiglia del piccolo aveva allertato la polizia spiegando che il bambino non era all’asilo.
Poi, dopo alcune segnalazioni di minacce di suicidio del padre,che aveva scoperto cosa era successo, gli agenti si sono diretti subito verso la sua abitazione in Aldengate Road, dove è stato scoperto l’epilogo delle tristissima vicenda.
Il piccolo è l’ultimo di sette bambini morti, nell’anno in corso, negli Stati Uniti dopo essere stati dimenticati in auto.