Pubblicato il 12 Marzo, 2022
“Io il 31 comunque voglio passare la mano perché ho un incarico importante come comandante del Covi e mi voglio dedicare a quello. Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico”, così il generale Francesco Paolo Figliuolo, nel corso di una presentazione del libro scritto con Beppe Severgnini “Un italiano”.
“Perché ho scritto questo libro? Per lasciare traccia di quello che sono – ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus e comandante del Covi – Metà del libro parla di questa incredibile avventura che mi è capitata di fare come commissario straordinario. Così, se avrò dei nipotini, magari un giorno leggeranno cosa ha fatto il nonno”.
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