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Follia a Nardò. Minaccia gli agenti con un machete dopo un furto

Pubblicato il 13 Gennaio, 2021

Minaccia gli agenti con un machete dopo un furto e tenta il suicidio. Follia a Nardò, dove ieri sera, 12 gennaio, gli agenti in servizio presso il Commissariato di Polizia di Stato di Nardò hanno proceduto all’arresto di Md Sharif Al Haddy, 33enne del Bangladesh, residente a Nardò, resosi responsabile dei reati di furto aggravato, evasione dagli arresti domiciliari, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, dopo una serie di episodi che hanno messo in pericolo l’incolumità degli operanti, ma che, per fortuna, si è concluso senza danni o feriti. La giornata di follia a Nardò era cominciata con la denuncia di danneggiamento di un distributore automatico di canapa ed articoli per fumatori, sito in Nardò in via Cairoli, fatta pervenire in Commissariato dal gestore dell’attività. Esaminate le immagini del sistema di video sorveglianza gli agenti riconoscevano, nell’autore del fatto, il bengalese poi incriminato, già ristretto agli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia

Follia a Nardò, minaccia il suicidio prima di essere arrestato

scippo

La giornata di follia a Nardò è proseguita con gli agenti che si sono recati, quindi, presso l’abitazione del bengalese. Qui lo hanno intercettato mentre stava rientrando in casa a piedi, ma, poiché non sarebbe dovuto uscire essendo ristretto ai domiciliari, l’uomo ha iniziato a inveire contro gli agenti della Polizia di Stato, dando in escandescenza. Quindi, entrava in casa e recatosi in cucina, si armava di un grosso machete, minacciando di morte i poliziotti. L’uomo si barricava in una stanza dell’appartamento proferendo al contempo frasi minacciose ed oltraggiose nei confronti degli agenti. Avvisato immediatamente dai poliziotti, è intervenuto sul posto il dirigente del Commissariato che ha fatto subito allontanare dall’abitazione i familiari dell’uomo: la moglie e i due figli, mettendoli al riparo da eventuali atti sconsiderati. A quel punto, dopo una breve “trattativa” con Al Haddy, il quale nel frattempo aveva gettato un grosso concio di tufo dal balcone del terzo piano del condominio dal quale, tra l’altro, minacciava di gettarsi, lo si è convinto ad uscire disarmato dalla stanza in cui si era barricato. L’uomo ha così abbandonato sul balcone il machete con il quale aveva minacciato e colpito i poliziotti consegnandosi agli agenti. È stato così arrestato in flagranza ed è stato tradotto in carcere a disposizione del magistrato di turno, la dott.ssa Donatina Buffelli. Il machete di ferro, protagonista della giornata di follia a Nardò, della lunghezza complessiva di 54,50 cm. e con la lama lunga 28,50 cm., è stato sottoposto a sequestro.

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