Continua la caccia al clic “selvaggio” sui social, dove la visibilità sembra essere diventata un obiettivo da raggiungere ad ogni costo e con ogni mezzo, lecito e illecito. Proprio la “fame” di clic è costata la vita a Remi Enigma, tiktoker francese protagonista di selfie estremi che è morto dopo essersi arrampicato e poi caduto dal 68° piano di un grattacielo a Hong Kong.
Di follie social purtroppo ne è pieno anche il nostro paese e l’ultima “bravata” si è consumata proprio ieri sera, a Fregene, dove si è sfiorata la tragedia.
Un 14enne ha rubato le chiavi del Suv del padre e, dopo essersi messo alla guida con un amico, ha iniziato a sfrecciare lungo il litorale romano per poi interrompere bruscamente la sua corsa schiantandosi contro l’hotel Corallo, in via Gioiosa Marea.
Il 14enne, approfittando del fatto che il padre dormiva, ha rubato le chiavi verso le 4:30 ed è salito a bordo del Suv insieme ad un amico, per poi correre a folle velocità lungo il litorale romano di Fregene.
Il tutto è stato rigorosamente filmato e trasmesso in diretta sui social e, tra una curva e l’altra a folle velocità, il ragazzino ha perso il controllo del mezzo che si è schiantato contro un muro.
In questo caso per fortuna nessun altro mezzo o persona è stato coinvolto nell’incidente, mentre i due giovani se la sono cavata con qualche piccola escoriazione.
Si è rischiato un caso Casal Palocco-bis, dove secondo le indagini proprio l’alta velocità della Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro sarebbe stata la causa principale del terrificante scontro con una Smart che è costata la vita al piccolo Manuel.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ostia e il personale sanitario e la vicenda si è conclusa con una multa per il 14enne che ovviamente, data la giovane età, non era in possesso della patente.
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