“Gli infortuni ci sono perché i ritmi sono parecchio alti”, così una delle testimonianze di lavoratrici al presidio davanti alla Food Italia di Casale di Prato, organizzato stamattina da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, le organizzazioni sindacali che nella stessa giornata hanno proclamato due ore di sciopero alla fine di ogni turno, dopo il grave incidente sul lavoro di martedì sera. “L’ennesimo – continuano davanti ai cancelli della Food Italia –, anche la settimana scorsa c’è stato un altro incidente, fortunatamente meno grave”.
“Abbiamo proclamato lo sciopero e promosso il presidio – dichiara Francesco Baccanelli segretario generale Flai Cgil Pistoia-Prato – per solidarietà con la lavoratrice vittima del grave incidente sul lavoro, e perché c’è una situazione abbastanza spinta sul piano del lavoro, denunciata in più occasioni in assemblee dei lavoratori e in incontri coi vertici aziendali, che genera il rischio di infortuni. Volevamo far presente e denunciare questo stato di cose”.
Che poi è il leitmotiv delle impressioni raccolte durante il presidio: “E’ inaccettabile, anche a pochi mesi dal termine di un anno così drammatico, che la salute dei lavoratori non sia tutelata. Lavoratori che hanno tutto il diritto di tornare incolumi a casa e dalle loro famiglie”.
Baccanelli ha anche annunciato che sarà richiesto un nuovo incontro con la Food Italia, per affrontare nuovamente le questioni sulle condizioni di lavoro nello stabilimento di Casale, dove peraltro è aperto da tempo un confronto sui temi al centro dello sciopero e del presidio odierni.
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