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Forlì

Forlì, la bufala della diga di Ridracoli rilanciata da Red Ronnie, che ora rischia: “Denunceremo chiunque per diffamazione” (VIDEO)

Pubblicato il 22 Maggio, 2023

L’allagamento di mezza Romagna sarebbe colpa della diga di Ridracoli che sta sopra Forlì. 

E’ la regina di tutte le bufale, o fake news che dir si voglia, di questa tragica catena di eventi alluvionali che si diffonde da giorni anche nelle chat sorte a decine dove le persone si scambiano richieste di aiuto e appelli legati all’emergenza.

Così rilancia, solo per fare un esempio, Red Ronnie tv, il canale youtube del noto presentatore musicale che vanta ben 230 mila iscritti e, per quanto riguarda questa bufala in particolare, decine di migliaia di visualizzazioni. E che già in epoca Covid si distinse per disinformazione, ricostruisce il Corriere.

Secondo la versione raccontata da una voce anonima e rilanciata dal canale, non solo sarebbe colpa della diga, ma addirittura lo sversamento di acqua additato come causa degli allagamenti a valle sarebbe stato fatto apposta.

Un’accusa gravissima: all’origine dei drammatici allagamenti ci sarebbe una sorta di complotto delle autorità (quali?) con obiettivi inimmaginabili. Per tentare di arginare (è proprio il caso di dirlo) questa incontrollata diffusione di notizie che provocano allarmismo da un lato e insulti e minacce social dall’altro, l’autorità che gestisce la diga di Ridracoli intende denunciare e chiedere l’identificazione di chi ha contribuito a far girare questa enormità.

“Abbiamo il dovere di tutelare il nome della società e non possiamo accettare né le calunnie né la diffamazione”, spiega Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque. 

Per quanto riguarda lo sversamento finito al centro di questa vicenda, eccone la spiegazione: la diga, nata per raccogliere acqua da potabilizzare, è stato utilizzata per tentare di attenuare (laminare è il termine tecnico) i colmi di piena dei fiumi a valle (Bidente). Bisogna immaginarsi una gigantesca vasca da bagno in cui il rubinetto è al massimo (pioggia) e lo scarico (diga) viene aperto: la vasca continua a riempirsi ma a una velocità molto inferiore, così come la “perdita” di acqua è più lenta, permettendo di temperare la portata dei fiumi a valle. Magari non basta, ma l’obiettivo è quello.

E guarda caso, il Bidente è uno dei corsi d’acqua che ha dato meno problemi in questo disastro romagnolo. Per chiudere, vale la pena sottolineare che in alcun modo l’acqua che esce da quella diga (e ne sarebbe uscita comunque in presenza di precipitazioni eccezionali) ha la possibilità di arrivare fino ad allagare addirittura le campagne tra Faenza e Ravenna. Basterebbe guardare una cartina geografica. Una volta usciti dall’emergenza, sarà doveroso verificare eventuali responsabilità, errori o sottovalutazioni di quanto accaduto in Romagna. Ma non con la disinformazione.

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