Andrea Di Sorte, commissario provinciale di Forza Italia, scrive in una nota: “È stato costituito il gruppo di Forza Italia in consiglio provinciale di Viterbo, composto dai consiglieri Alessandro Romoli e Giulio Marini.Alessandro Romoli, sindaco di Bassano in Teverina, rimarrà vicepresidente con delega al patrimonio, contenzioso, società partecipate, bilancio e Polizia Provinciale. Giulio Marini, consigliere comunale di Viterbo, avrà le deleghe all’ambiente ed all’edilizia scolastica. Romoli sarà il nuovo capogruppo. Sono convinto che entrambi svolgeranno al meglio il ruolo che gli amministratori locali gli hanno affidato alle recenti elezioni provinciali. Sono due figure di assoluto valore umano ed amministrativo, lavoreranno per il bene della Tuscia e saranno a disposizione di tutti. L’ente provinciale ha subìto una profonda riforma che ha drammaticamente danneggiato i territori. La riforma Delrio, approvata sotto il governo Renzi, è stata una delle pagine più brutte della storia degli enti locali. Sottraendo la facoltà ai cittadini di esprimere il proprio voto e depauperando l’ente di alcune funzioni fondamentali, ha allontanato il potere decisionale dalla base e distaccato ulteriormente la politica dalla gente.
Ringrazio Alessandro e Giulio per il lavoro svolto fino ad ora, auguro a loro ed a tutti i membri del consiglio provinciale di fare un buon lavoro nell’interesse delle nostre comunità, con la speranza che tutti possano partecipare alla vita amministrativa dell’ente con più coraggio e determinazione rispetto agli ultimi mesi”.
Dopo quelle registrate nei giorni e nelle settimane scorse, ancora una tragedia nel Salento causata…
Il guidatore, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo che ha…
Ad avere riportato la peggio dal confronto con un gruppo di clienti provenienti da fuori…
Mia, questo il nome della piccolina, ha deciso di venire al mondo mentre l'ambulanza di…
Cosa dobbiamo festeggiare oggi? I morti sul lavoro? Lo sfruttamento dei lavoratori? Il precariato? Oppure…
"Lotta contro precarietà, per la sicurezza e per salario minimo"