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Morte Franco Trinca, indagato per omicidio il medico che lo esentò dal vaccino

Pubblicato il 19 Febbraio, 2022

“Io ho rilasciato al dottor Trinca una esenzione in scienza e coscienza e lo rifarei senza dubbio. Di certo non ho emesso quel certificato per le sue posizioni nei confronti del vaccino”. Così Pietro Solinas, il medico di base del biologo nutrizionista no-vax, Franco Trinca, morto lo scorso 4 febbraio nell’ospedale di Città di Castello. Il medico è stato iscritto nel registro degli indagati dopo il decesso di Trinca: il fascicolo è per omicidio colposo.

Il medico si dice “pronto a spiegare ai magistrati” di aver “agito correttamente”. “Trinca – aggiunge il medico – aveva delle chiare condizioni che potevano portare all’esonero e la sua certificazione è stata accolta anche dall’Istituto superiore di Sanità che l’ha valutata dopo l’apertura del procedimento disciplinare nei suoi confronti da parte dell’ordine dei biologi in quanto non vaccinato. In quel momento la certificazione è stata ritenuta idonea. Lui è mio paziente da tantissimi anni non è venuto da me per avere l’esenzione”. 

Secondo la Procura il biologo “era risultato, da altre indagini in corso, destinatario di esenzione dalla somministrazione del vaccino. In particolare l’accertamento autoptico – si legge in una nota – si è reso necessario per comprendere se le situazioni che avevano giustificato l’esenzione fossero effettive e, in caso contrario, se il decesso, eventualmente dipendente da Covid, potesse essere ricollegabile all’omessa somministrazione del vaccino“.

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