Accende un fuoco dentro una cantina: allarme in centro a Sezze

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Momenti di apprensione oggi a Sezze in via Umberto. Alcuni residenti, infatti, hanno lanciato l’allarme perché vedevano del fumo fuoriuscire da una cantina.
Tra i primi ad accorrere sul posto proprio il sindaco Lidano Lucidi, che si è accorto di come, all’interno del locale adibito ad abitazione da alcuni immigrati africani, un ragazzo di origine africana avesse disposto delle pietre sul pavimento per accendere un fuoco e cucinarsi il pranzo…
Sul posto sono accorsi carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, oltre all’ambulanza del 118, che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona. I militari hanno poi preso in consegna la persona per l’identificazione visto che, a quanto pare, non aveva con se documenti validi ne il permesso di soggiorno all’interno del territorio nazionale.
Si è appreso, poi, che all’interno del locale, che dovrebbe essere adibito a cantina, vivevano invece delle persone pur senza acqua corrente, elettricità e gas, in condizioni quindi decisamente precarie anche e soprattutto dal punto di vista igienico.

Attraverso il lavoro di Polizia Locale e Ufficio Tecnico si è, quindi, riusciti a risalire al proprietario del locale.
A quanto pare, ma le verifiche sono ancora in corso, esisterebbe anche un contratto di affitto intestato ad un immigrato che però, nel corso dei mesi, avrebbe subaffittato prima di smettere di pagare la pigione. Di qui la presa di posizione di disdire i contratti delle utenze. Ma intanto il locale continuava ad essere frequentato. Insomma, una situazione ancora da chiarire e saranno i carabinieri della stazione di Sezze, comandati dal maresciallo Ilaria Somma, a dover fare chiarezza.
Sul proprio profilo social, infine, il sindaco Lucidi ha voluto sottolineare come: “Insieme con la Polizia Locale e i Carabinieri per sostenerli in un’azione di sicurezza e igiene in pieno centro storico. Ringrazio le due forze di Polizia per la tempestività dell’intervento”.
Un chiaro monito, l’ennesimo, rivolto a chi a Sezze opera all’esterno della legalità, magari affittando in nero (non sarebbe questo il caso, ma saranno le indagini a dirlo), non paga le tasse comunali come la Tari, oppure vive col sussidio del reddito di cittadinanza senza averne diritto.
Le verifiche di molte posizioni, come più volte detto anche dal primo cittadino nei giorni scorsi, sono in corso. E’ solo una questione di tempo.

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Lidano Orlandi

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