Furti di auto nel Salento. Undici vetture rubate in pochi mesi, tre arresti e una denuncia

Pubblicato il 9 Giugno, 2023

Scattano tre arresti e una denuncia per ripetuti furti di auto nel Salento. Avrebbero rubato undici autovetture nel giro di due mesi, oltre a un paio di negozi, ma le pronte investigazioni dei militari dell’Arma, li hanno inchiodati e per loro è scattato l’arresto. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Tricase, al termine di un’attività investigativa, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (due in carcere e una agli arresti domiciliari), nei confronti di tre persone di età compresa tra i 59 e i 41 anni, originari di Racale e Alliste che nei mesi di marzo e aprile avrebbero messo a segno, ripetiamo, almeno 11 furti di auto e 2 furti in esercizi commerciali a Tricase, Morciano di Leuca, Alessano, Castrignano del Capo e Galatina. Nello stesso contesto, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà un quarto complice, un 21enne originario di Parabita.

Furti di auto nel Salento, i dettagli dell’indagine

L’indagine avrebbe consentito di identificare i presunti autori dei furti di auto, che sarebbero stati commessi principalmente nel corso delle ore notturne e, in alcune circostanze, anche mediante il trasporto dell’auto da rubare con ì funi collegate ad altri veicoli. Nell’operazione odierna, sono stati impiegati 25 carabinieri e 11 autovetture e sono state eseguite anche cinque perquisizioni finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi probatori a carico degli indagati. In una di queste, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali di Gallipoli, è stata sottoposta a sequestro un’area di circa 1.000 metri quadrati con all’interno carcasse e pezzi di auto smontate. Questi reati avevano generato un crescente allarme sociale quest’anno nei comuni del Sud Salento. Il procedimento penale, verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati, per i presunti furti di auto, sarà accertata solo con eventuale sentenza irrevocabile di condanna.

Carmelo Dimitri

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