E’ il Sindaco Lucio Greco, insieme all’intera giunta comunale, a darne comunicazione alla città, per mezzo di una diretta social piena di commozione, stanchezza e assoluto senso di liberazione.
Sono state ore pesanti quelle trascorse fino a pochi minuti fa. Le chat che per tutta la notte hanno ribollito di notifiche continue, per tutta la mattina hanno risuonato dell’assordante silenzio dell’attesa di un responso che non era poi così certo essere positivo. Io stesso, appena uscito da casa, mi sono visto travolgere da una sola domanda fatta dai molti passanti: siamo zona bianca?
La tensione si è toccata con mano, e le parti attive in questa situazione hanno mostrato tutta la loro fragilità: ristoratori ed imprenditori turistici hanno presidiato le istituzioni per verificare che i loro interessi venissero difesi e considerati, arrivando a chiedersi dove fossero le loro associazioni di categoria; la giunta, nei limiti dei suoi poteri e delle proprie capacità comunicative, stretta tra l’Asp, la Regione, le giuste istanze dei cittadini ed una opposizione politica agguerrita, ha mostrato troppo il fianco alle polemiche; l’Asp che ha dovuto gestire l’aumento costante dei contagi ed allo stesso tempo contrastare un rallentamento considerevole delle vaccinazioni, forse ha mostrato troppa voglia di protagonismo e troppa lentezza burocratica.
E la Regione? Non sembra esserne uscita molto bene. Ed è un peccato vista la capacità organizzativa mostrata fino ad oggi nella campagna di vaccinazione. Da Venerdì, allorquando, prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Nazionale dei nuovi parametri per le misure di contenimento epidemiologico della pandemia, il Presidente della Regione Sicilia ha deciso di prorogare la zona rossa per Gela, Musumeci è sembrato voler affrettare alcune decisione senza coerenza e senza una spiegazione univoca.
Una mossa al quanto affrettata, che sicuramente rischiava di bloccare la vita sociale della città oltre il necessario e al di sopra delle proprie responsabilità. Una decisione che è sembrata punire oltremodo la città più di altre realtà viciniore e quindi ha alimentato l’atavico vittimismo di molti suoi cittadini.
Ed il vittimismo si sa che è capace di alimentare fantasiosi e verosimili retroscena che rischiano di distogliere l’attenzione verso il problema e gli obiettivi fondamentali contro i quali l’intera comunità deve fare gruppo: la pandemia è il problema e bloccarne la diffusione deve essere il nostro comune obiettivo.
Ma l’importante è che adesso siamo tutti felici: Gela è zona bianca. Si riaprano i locali e si riavviino le attività commerciali. Ributtiamoci in mare e che il bianco sia il colore di questa seconda estate.
Ricordiamoci però che la zona rossa finisce ma il Covid c’è ed è più forte, più presente tra noi. Come dice correttamente il presidente Musumeci: “completiamo la campagna vaccinale e adottiamo tutte le precauzioni per scongiurare una ricaduta” e solo così potremo ritornare ad una vita normale.
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