« Torna indietro

Vannacci

Il generale Vannacci “scandalizza” ancora: “Se mia figlia fosse gay? Ecco cosa farei…”

Pubblicato il 3 Ottobre 2023

Roberto Vannacci con il suo libro “Un mondo al contrario” ha sollevato un vero polverone politico, e non solo, ma ha ammesso che ha guadagnato un bel po’ di soldi. Su di lui è piovuta ogni tipo di accusa, ma lui ha sempre replicato punto per punto difendendo le sue idee e in una recente intervista al settimanale Chi ha ribadito il suo punto di vista sollevando ulteriori polemiche.

La difesa di Vannacci: “Io razzista? Tutt’altro”

Sulle accuse di razzismo ha risposto così, mettendosi anche lui nel mondo degli “anormali”: “Razzista io perché ho scritto che i gay non sono normali? Ma se io stesso ho deciso di essere anormale fin da piccolo? L’anormalità è la mia scelta di vita. La rivendico. Vi sembra normale una persona che sceglie di fare un lavoro come il mio?”.

A proposito di omosessualità, gli è stato chiesto esplicitamente se lui è contro i gay: “Assolutamente no. Ho solo detto che non rientrano nella maggioranza della popolazione. Costituiscono una minoranza, proprio come me, per le scelte che ho fatto. Io sono l’esempio vivente di una persona ‘non normale'”.

Ha rivelato poi cosa farebbe se sua figlia gli rivelasse di essere lesbica: “Se mia figlia mi confessasse di essere gay o fluida la supporterei, ma cercherei di indirizzarla verso l’eterosessualità: gli omosessuali spesso attraversano travagli interiori pesanti. Sul lavoro, personalmente non ne conosco: credo ce ne siano, ma non ne parlano, non è un argomento che nell’esercito venga affrontato di frequente. Quanto alle donne nell’esercito, nessuna preclusione, a parità di rendimento”.

Le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere un libro

Il libro di Vannacci ha sollevato un polverone tale che il generale è stato destituito e trasferito, ma lui non si è detto pentito e ha rivelato quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a scriverlo: “Per soddisfazione personale. Ho messo insieme gli articoli che volevo pubblicare su ambiente, energia e nuove città. Il resto sono riflessioni personali: tanto che tra me lo chiamo ‘il libro delle banalità’. Non avrei mai immaginato questo polverone”.

Dopo essere stato sostituito al comando potrebbero aprirsi per lui le porte della politica, ma lui ha spiegato: “Resto un soldato. Devo cavalcare l’onda perché non mi travolga. Dimostrare che non sono omofobo, razzista o russofilo. Poi si vedrà”.