Genova – La notizia è di ieri, ma fa ancora molto discutere e rumore, dentro e fuori la scuola e sui social. Bambini delle elementari in ginocchio che usano le sedie come banchi per scrivere, oppure con il quaderno sulle ginocchia piegati per riuscire a disegnare o seduti per terra. La foto dei bambini scattata da alcuni genitori è diventata virale sul web.
Questo è stato il primo giorno di un istituto genovese del quartiere di Castelletto, Maria Mazzini, che non ha ancora ricevuto tutti i banchi monoposto pensati per la scuola post Covid (circa 15 mila banchi monoposto o a rotelle sono ancora in attesa di essere consegnati). La situazione ha fatto indignare molti genitori che si sono poi riuniti sotto l’ingresso della scuola per decidere come muoversi e inviare poi una lettera al direttore scolastico regionale, che dovrà affrontare anche il “caso” della scuola Caffaro di via Certosa, che è emerso in seguito dopo che la situazione della Mazzini è finita sul web.
Il preside della Maria Mazzini, Renzo Ronconi, non nasconde la sua rabbia per quello che è successo. “È stata una grossa leggerezza di una maestra: voleva mettere in risalto il lavoro fatto dai bambini il primo giorno di scuola nonostante le mille difficoltà, ma l’ha inviata alle mamme, che ne hanno fatto un uso strumentale. È vergognoso usare dei bambini per i propri scopi, anche perché quante volte è capito di vedere gli alunni, per esempio al Ducale, mentre disegnano seduti per terra”. Ma quella non è una scuola… “È vero, ma è anche vero che ci mancano diversi banchi, sia quelli acquistati da noi, che quelli che arriveranno dal ministero. Entro domani, speriamo, dovrebbero cominciare a consegnarli”.
La scuola Maria Mazzini ospita centinaia di bambini. Secondo quanto appreso, già nei prossimi dovrebbero arrivare i nuovi banchi, almeno una parte di quelli che erano stati richiesti. “Cara Azzolina, questi sono gli alunni di una classe genovese, che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici purtroppo”, è la denuncia su Facebook del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Io – dice Toti – lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia”.
“È inaccettabile che, nonostante i mesi di tempo per preparare il ritorno nelle classi, i bambini della Liguria oggi si siano costretti, in mancanza dei banchi, ad arrangiarsi scrivendo sulle ginocchia” – dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva.
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