Giorgia Meloni a Caivano, spuntano le chat imbarazzanti di FdI: “Dobbiamo portare persone, ma devono sembrare cittadini qualunque”

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Giorgia Meloni, come promesso, oggi si è recata a Caivano dove è stata accolta da un pubblico festante per incontrare don Maurizio Patriciello, il prete anti-camorra che da anni sta portando avanti coraggiosamente la sua battaglia contro lo spaccio della droga nel quartiere e in generale contro la criminalità.

La visita alla scuola delle bambine vittime di stupro

Il Presidente del Consiglio si è poi recato alla scuola Francesco Morano, quella frequentata dalle due bambine vittime degli orribili stupri. Massiccio il servizio di sicurezza, soprattutto dopo le minacce rivolte alla stessa Meloni.

Tutto è filato liscio, anzi, c’erano alcune centinaia di persone che hanno accolto applaudendo il presidente del Consiglio. Un consenso inaspettato, soprattutto dopo che molte persone proprio qui hanno perso il reddito di cittadinanza, e secondo molti sospetto.

Le chat che imbarazzano Giorgia Meloni: “Dobbiamo portare persone”

Non tutte le persone presenti sarebbero fan della Meloni, secondo quanto riportato da Tg La7, che anzi ha pubblicato alcune chat imbarazzanti a firma di un dirigente di Fratelli d’Italia che chiedeva di portare persone, in sostanza falsi supporter.

Ecco il contenuto imbarazzante dei messaggi: “Signori, giovedì mattina ci sarà il presidente Meloni a Caivano per il grave accaduto. L’appuntamento è per le 10 al Parco Verde presso la chiesa di S. Paolo Apostolo di Don Patriciello. Dobbiamo mobilitarci per portare persone, ma non con simboli di partito”.

Il dirigente avrebbe chiesto quindi di portare persone, anche perché la zona di Caivano è piena di redditi di cittadinanza soppressi proprio dalla Meloni, quindi le contestazioni potevano essere veementi: “Le persone devono sembrare persone qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (lì sarà pieno di redditi di cittadinanza). Diamo queste indicazioni e non pensiamo di fare il codazzo dei politici e i selfie per noi”.

Il dirigente ci ha inoltre tenuto a specificare che tali messaggi non dovevano circolare, indicazione che evidentemente non è stata seguita da qualcuno: “Ovviamente in questa forma di messaggio non dovete farlo circolare a livello di base perché altrimenti arriva ai giornalisti e sembra che Meloni si fa organizzare la claque. Io ho scritto così a voi perché siete un livello apicale di dirigenza. Consiglio di fare la mobilitazione con chiamate dirette e organizzando macchine di fedelissimi e gente intelligente”.

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Redazione Nazionale

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