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Giornate Fai a Caltagirone, scoperta dei luoghi che hanno ispirato le opere di Verga

Le Giornate Fai di Primavera a Caltagirone prevedono visite in tre diversi luoghi della città.

Pubblicato il 25 Marzo, 2022

Tornano nel weekend le Giornate Fai (Fondo ambiente italiano) di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 delegazioni e gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Le Giornate Fai quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.

“Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea – si sottolinea dal Fai –, visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai nostri volontari sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del Fai, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate Fai, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente”. Chi deciderà di prendere parte alle Giornate Fai potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà di prenotare la propria visita, consigliata per garantirsi l’accesso. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore, oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento.

Il Gruppo Fai di Caltagirone, la cui responsabile è la docente Aline Lo Giudice, in occasione del centenario della morte del grande scrittore siciliano, Giovanni Verga, in riconoscimento della sua grandezza e del ruolo che ha avuto e continua ad avere nella cultura italiana e internazionale, dedicherà le Giornate Fai di Primavera alla conoscenza e alla valorizzazione di quei luoghi di Caltagirone, che hanno ispirato la produzione letteraria di Verga, come l’ex Teatro Garibaldi, oggi Galleria Luigi Sturzo, citato nel ‘’Mastro don Gesualdo’’ e il Fondaco, ricordato da Verga nella novella ‘’Cos’è il re’’. Ma la fatica, la povertà estrema, la disperazione di tanti personaggi verghiani hanno richiamato alla memoria le statuette di Giacomo Bongiovanni e del nipote Giuseppe Vaccaro che concentrano nella crudezza espressiva delle loro statuine l’essenza dei personaggi verghiani. Pertanto, domenica 27 marzo, su prenotazione,  saranno visitabili, accompagnati dagli Apprendisti Cicerone, i seguenti siti: 1) Museo regionale della Ceramica, con ingresso dal Teatrino, edificio monumentale di interesse storico artistico e ambientale dell’architetto Natale Bonaiuto, dove sono custodite alcune delle opere più belle dei figurinai calatini, Giacomo Bongiovanni e Giuseppe Vaccaro, i due ceramisti che nelle loro sculture di argilla anticiparono i modi della rappresentazione verista, producendo ineguagliabili capolavori modellati con la creta; 2) Chiesa di San Bonaventura, chiusa al pubblico, nota per la sua architettura pre-terremoto 1693 e per i suoi fastosi apparati decorativi in pittura, stucchi, ceramica, Luogo del cuore Fai 2018 per il restauro della Cappella di San Francesco con contributo di Fai e Diocesi, che custodisce la tomba di Giacomo Bongiovanni, il più geniale modellatore di figurine. Sul sagrato della chiesa si citerà la novella ‘’Cos’è il re’’ che Verga scrisse a proposito della visita a Caltagirone del re Ferdinando di Borbone e si farà riferimento a Palazzo Perremuto, dove fu ospitato il re, e al Fondaco, luogo dove trovavano ospitalità per la notte carrettieri e mulattieri insieme alle loro bestie, in funzione fino alla seconda guerra mondiale; 3) Galleria Luigi Sturzo, ex Teatro Garibaldi e rinomato Teatro comunale, dove si esibirono grandi cantanti lirici e attori e in cui Verga ambientò un capitolo del Mastro Don Gesualdo. Storia, architettura, letteratura sono protagoniste in questo luogo, che avrebbe meritato di conservare la sua destinazione culturale.

Gli Apprendisti Cicerone nell’ufficio turistico della Corte Capitaniale citeranno parti del Mastro Don Gesualdo e illustreranno l’antica fisionomia del teatro. A seguire, dalle 11 alle 11,30 e dalle 16,30 alle 17, in anteprima, in compagnia dell’assessore ai Beni culturali Claudio Lo Monaco, si scoprirà ciò che i depositi dei Musei civici raccontano. Le visite si effettueranno su prenotazione al sito www.fondoambiente.it, domenica 27 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; ultima prenotazione alle ore 17,30. Il Fai calatino ringrazia per la collaborazione “la Curia di Caltagirone, il rettore della Chiesa di San Bonaventura don Fabio Raimondi, il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore Claudio Lo Monaco, il direttore del Museo regionale della Ceramica Andrea Patanè i dirigenti scolastici”.

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