Livio Cancelliere, giudice originario di Isernia che lavora a Parma, ha deciso di intraprendere un cammino da Assisi a Roma. Perché? L’iniziativa denominata “Pellegrini per la giustizia” è volta a chiedere una giusta retribuzione ai giudici onorari. La Asssogot, che riunisce la categoria, spiega: “Ad aprile scorso è stata nominata una Commissione che avrebbe dovuto fare una riforma del settore, ma finora non ha portato a nulla. Adesso è stata rinviata a fine anno anche l’entrata in vigore della legge Orlando che prevede almeno una retribuzione fissa minima e elimina il cottimo”. Cancelliere, che aveva già attuato di recente uno sciopero della fame a supporto della sua causa, dice: “C’è una sentenza, da più di un anno, che stabilisce che il magistrato onorario italiano è a ogni effetto un lavoratore dipendente e che l’incarico onorario non può giustificare la posizione di precarietà e di privazione dei diritti fondamentali”
Stefano Ravaglia
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