Pubblicato il 18 Novembre, 2023
Con ogni probabilità è il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis, in provincia di Pordenone.
Lo spiega il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi: “Il corpo dovrebbe essere il suo, ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma”.
Il corpo è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo (Pordenone), in località Pian delle more. La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell’arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli.
Quest’ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere. L’intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell’auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l’intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis.
“Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell’ordine”. Lo ha detto poco fa, in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l’avvocato Stefano Tigani che, con l’associazione Penelope, sta assistendo la famiglia.
Stavo cercando le parole giuste ma non le trovo, lo scoramento é troppo forte, non so piú che cosa dire. Povera ragazza e povera famiglia. #giuliacecchettin
— fiorella mannoia (@FiorellaMannoia) November 18, 2023
La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all’ingresso dell’area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione.
Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l’alert per il transito dell’automobile di Filippo.
Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l’attenzione dei carabinieri.
About Post Author
Leggi le altre notizie
-
Verona: 16enne stordita col taser dall’ex fidanzato e violentata davanti agli amici di lui
-
Il papà di Turetta: “É come un bambino, gli è saltato l’embolo”. E lo psicologo Crepet lo invita a lasciare l’Italia: “Lo faccia per il suo secondo figlio”
-
Porto Recanati: muore nel sonno e il collega è colto da un fatale di crepacuore
-
Cervinia cambia nome e scoppiano le polemiche: “Stupore e sgomento per il danneggiamento di un brand noto in tutto il mondo”
-
La circolare dei carabinieri a comandi e stazioni: “Subito massima attenzione quando si segnalano violenze”