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Glovo fa marcia indietro sul “Bonus Caldo”: ritirato il contributo per i rider esposti a temperature estreme

Pubblicato il 3 Luglio 2025

Promesso un aiuto per affrontare l’emergenza climatica, ma l’azienda sospende tutto dopo l’incontro con i sindacati

Glovo ha deciso di sospendere il controverso “Bonus Caldo Estremo” annunciato nei giorni scorsi per i propri rider. Il contributo, pensato per incentivare le consegne durante le giornate di afa intensa, prevedeva un aumento minimo della retribuzione in base alla temperatura registrata nella città del lavoratore. Ma la misura, fin da subito criticata per l’esiguità dell’importo, è stata ritirata in seguito a un confronto sindacale richiesto da Felsa Cisl.

Bonus sospeso dopo il confronto con i sindacati

“Abbiamo incontrato Glovo e Deliveroo per discutere le condizioni di sicurezza dei lavoratori durante l’emergenza caldo”, ha dichiarato Silvia Casini, segretaria nazionale Felsa Cisl.

“Nel caso di Glovo, su nostra esplicita richiesta, l’azienda ha deciso di sospendere le misure annunciate, in attesa di una loro revisione all’interno di un tavolo sindacale che proseguirà nei prossimi giorni. Il principio è chiaro: i lavoratori devono poter scegliere se lavorare, ma in condizioni di piena sicurezza” ha sottolineato Casini.

Anche Deliveroo ha mostrato disponibilità al dialogo, manifestando l’intenzione di affrontare congiuntamente le problematiche legate alle ordinanze regionali e all’emergenza climatica.

Il bonus caldo: cifre irrisorie e pagamento posticipato

A comunicare l’iniziativa era stata la stessa Glovo, con una mail inviata ai rider l’1 luglio, che annunciava un contributo economico per affrontare i costi dell’ondata di caldo estiva, come creme solari, sali minerali e acqua.

Il meccanismo del bonus prevedeva percentuali sul valore degli ordini, calcolate in base alla temperatura rilevata:

  • +2% tra i 32°C e i 36°C
  • +4% tra i 36°C e i 40°C
  • +8% oltre i 40°C

Tradotto in pratica, un bonus che variava tra 5 e 20 centesimi a consegna, considerando una media di 2,50 euro per ordine.

Non solo la cifra era modesta, ma l’erogazione del contributo era prevista solo con la fattura del 21 settembre 2025, obbligando i rider ad anticipare di tasca propria le spese per proteggersi dal caldo.

I rider chiedono sicurezza, non elemosine

La decisione di sospendere il bonus rappresenta una prima vittoria sindacale in un settore in cui le condizioni di lavoro continuano a essere al centro del dibattito. La questione climatica, con ondate di calore sempre più frequenti, impone soluzioni concrete e tempestive.

I lavoratori chiedono tutele reali, non contributi simbolici: un messaggio che, grazie alla pressione sindacale, è stato almeno in parte ascoltato. Resta ora da vedere se e come Glovo riformulerà le misure promesse, e se le nuove proposte terranno davvero conto della sicurezza e della dignità dei rider.

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