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Gravina, arriva finanziamento del Ministero della Cultura per l’acquisto di nuovi volumi

Il Ministero della Cultura ha deliberato per la biblioteca di Gravina 4.366,09 euro.

Pubblicato il 23 Dicembre, 2022

La biblioteca comunale di Gravina di Catania è sempre più ricca, confermandosi un punto di riferimento per tutto l’hinterland etneo. Grazie, infatti, a un finanziamento del Ministero della Cultura, pari a 4.366,09 euro cui è stata beneficiata la biblioteca comunale di Gravina di Catania, è stato possibile acquistare nuovi volumi che hanno arricchito il patrimonio documentario dell’ente. Un finanziamento che, aggiunto a quello comunale elargito dall’assessorato alla Cultura di 1.760,34 euro, ha permesso alla biblioteca “Francesco Virzì” di arricchirsi di altri 786 documenti. Tutti i nuovi acquisti sono già stati inseriti tra gli scaffali della ricca biblioteca comunale e catalogati. Buona parte dei testi disponibili in biblioteca sono consultabili online attraverso i siti iccu.sbn e opac.polobibliotecheacatania.it. A oggi, pertanto, la biblioteca comunale di Gravina di Catania può vantare ben 17.860 volumi.

“Nella nostra attività amministrativa abbiamo sempre riservato uno spazio importante alla cultura – ha affermato il sindaco di Gravina di Catania, Massimiliano Giammusso. Questo ennesimo finanziamento ottenuto dal nostro comune testimonia la bontà del nostro lavoro portato avanti in questi anni. Consideriamo la biblioteca Francesco Virzì. La nostra biblioteca oggi è il fulcro delle attività culturali nel nostro territorio e non solo. La cultura è un bene immateriale che va salvaguardato nel tempo. Non posso che ringraziare per l’ottimo lavoro il Quarto Servizio Cultura retto dal dottore Giuseppe Castrogiovanni e la dottoressa Antonina Danzè direttrice della biblioteca.

“Stiamo puntando molto sulla cultura e sulla biblioteca comunale Francesco Virzì – ha spiegato l’assessore alla Cultura Cettina Cianciolo –. L’ottenimento di questo finanziamento ne è una riprova. Stiamo lavorando affinché a Gravina di Catania possa esserci un fermento di attività culturali”.

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