Pubblicato il 11 Aprile 2025
Il tribunale accoglie la richiesta delle difese
Graziano Mesina, figura storica del banditismo italiano, è stato scarcerato per motivi di salute. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha infatti accolto la richiesta di differimento della pena, presentata dalle sue avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier. Mesina, noto come la “primula rossa” del banditismo sardo, ha oggi 83 anni.
Una decisione legata a gravi condizioni cliniche
Il rinvio della pena è stato concesso per una grave patologia che ha compromesso lo stato di salute di Mesina. Attualmente, l’ex bandito si trova ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, come riferito dall’avvocata Vernier.
Un passato criminale leggendario
Condannato all’ergastolo, Mesina è stato per decenni uno dei volti più noti dell’Anonima sequestri, l’organizzazione criminale responsabile di numerosi rapimenti in Sardegna tra gli anni ’60 e ’80.
La sua notorietà è cresciuta anche per un altro motivo: è evaso ben 22 volte, diventando un vero e proprio “maestro della fuga”. La sua prima incarcerazione risale al 1956, quando aveva appena 14 anni, accusato di porto abusivo di armi.
Un’uscita dal carcere che fa discutere
La scarcerazione di Mesina, nonostante l’età e le condizioni di salute, riapre un dibattito pubblico sull’equilibrio tra giustizia, umanità e memoria storica. Per molti resta una figura controversa: simbolo di un’epoca criminale ormai lontana, ma ancora fortemente radicata nell’immaginario collettivo italiano.