Pubblicato il 13 Marzo 2025
La guardia giurata Antonio Micarelli finisce in manette
Un episodio di cronaca che ha scosso il quartiere della Cassia a Roma si è concluso con l’arresto di Antonio Micarelli, vigilante 56enne, accusato di omicidio volontario. L’uomo ha sparato e ucciso Antonio Ciurciumel, un 24enne di origine romena, sorpreso mentre tentava di rubare in un’abitazione vicina alla sua.
Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia Trionfale, sotto la direzione della Procura di Roma, hanno ricostruito l’esatta dinamica dei fatti grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza presenti nella zona. Proprio questi filmati avrebbero smontato la tesi della legittima difesa, sostenuta dai difensori di Micarelli, gli avvocati Pietro Pomanti e Valerio Orlandi.
Le immagini smentiscono la difesa: spari anche quando il ladro fuggiva
Secondo quanto emerso dalle indagini, Micarelli avrebbe sparato ripetutamente, anche quando il pericolo era ormai cessato. Il vigilante, infatti, avrebbe esploso almeno dieci colpi con la sua pistola Glock, svuotando il caricatore. I primi colpi sarebbero stati sparati in aria a scopo intimidatorio, mentre altri avrebbero preso di mira il ladro in fuga.
Ad essere fatale per Ciurciumel è stato un colpo alla testa, colpito mentre cercava di scappare. Una circostanza che ha portato gli inquirenti a contestare la legittima difesa, trasformando l’accusa in omicidio volontario.
La dinamica della sparatoria
L’episodio si è verificato nella tarda serata del 6 febbraio. Micarelli, appena terminato il turno di lavoro, stava rientrando a casa quando ha sentito rumori sospetti provenire dall’abitazione della vicina. Insospettito, ha preso la sua arma e ha fatto irruzione, sorprendendo più ladri intenti a rovistare nell’appartamento.
A quel punto, il vigilante ha estratto l’arma e ha iniziato a sparare una raffica di colpi, alcuni in aria e altri contro i malviventi. Ciurciumel è stato colpito mortalmente alla testa, mentre gli altri membri della banda sono riusciti a dileguarsi.
Proseguono le indagini per trovare i complici
Con l’arresto del vigilante, la Procura di Roma non ha chiuso il caso. Gli investigatori sono infatti impegnati nell’identificazione dei complici di Ciurciumel, che nella notte della rapina sono riusciti a fuggire senza lasciare traccia.
L’accaduto ha diviso l’opinione pubblica tra chi difende il diritto alla difesa della proprietà privata e chi condanna l’uso eccessivo della violenza in situazioni del genere. L’arresto di Micarelli segna un punto fermo nelle indagini, ma la vicenda continua ad alimentare il dibattito sulla sicurezza e sulla legittima difesa.