Pubblicato il 16 Maggio 2025
La Polizia ferma un’aggressione premeditata in pieno centro
Ha deliberatamente causato un incidente stradale per poi aggredire un minorenne in strada, animato da uno spirito di vendetta per una lite avvenuta mesi prima.
Protagonista dell’episodio un 18enne di Biancavilla, già noto alle forze dell’ordine, che è stato denunciato dalla Polizia di Stato con l’accusa di lesioni pluriaggravate e atti persecutori, nel rispetto della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.
L’aggressione davanti al Commissariato di Polizia
L’episodio è avvenuto in via della Regione, proprio nei pressi della sede del Commissariato di Polizia di Adrano.
Un ragazzo di 17 anni, in sella al suo scooter, è stato tamponato da un’auto guidata dal 18enne, cadendo rovinosamente sull’asfalto con la gamba intrappolata sotto il mezzo.
L’autore del tamponamento non solo non ha prestato soccorso, ma è sceso dalla vettura per colpire il ragazzo con un violento calcio.
Provvidenziale intervento della Polizia
In quegli stessi istanti, una pattuglia della Polizia di Stato stava rientrando in Commissariato e ha assistito in diretta all’aggressione.
Gli agenti sono intervenuti immediatamente, bloccando il 18enne e prestando i primi soccorsi al minorenne ferito.
Il giovane ferito trasportato al pronto soccorso
Poco dopo è arrivato il padre della vittima, che ha condotto il figlio al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Maria SS. Addolorata” di Biancavilla.
Dopo gli accertamenti medici, il 17enne è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
La lite e la vendetta: ricostruita la dinamica dai poliziotti
Le indagini condotte dagli agenti hanno permesso di chiarire la natura premeditata dell’aggressione.
È emerso che i due giovani avevano avuto un diverbio per motivi futili nei mesi precedenti, e che il 18enne aveva più volte cercato occasioni per “vendicarsi” di quello che considerava un affronto subito.
Le accuse e la denuncia
Al termine degli accertamenti, il 18enne è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate e atti persecutori, reati che potrebbero avere conseguenze penali gravi.
Il caso è ora all’attenzione della magistratura, che valuterà gli elementi raccolti dagli inquirenti.