Pubblicato il 16 Agosto, 2022
Così Milly Alcock.
Tra i personaggi centrali di “House of the Dragon”, il prequel de “Il Trono di Spade”, ci sono lei nel ruolo di Rhaenyra Targaryen da ragazza, primogenita del re Viserys, e Emily Carey, che dà il volto da adolescente di Alicent Hightower, la figlia del braccio destro del sovrano.
Le due ragazze sono cresciute a braccetto nell’atmosfera rarefatta della Fortezza Rossa, che è il cuore del racconto, e sono legate indissolubilmente, fino a quando i meccanismi patriarcali del potere le metteranno l’una contro l’altra.
“Come abbiamo esplorato questa dinamica? Intanto siamo amiche davvero e sul set tutto è avvenuto in modo organico”, risponde con un sorriso Emily Carey alla roundtable con i giornalisti a Londra, in occasione della premiere europea della serie.
Il loro rapporto ha qualcosa di platonico e romantico insieme: “Fra loro – sottolinea l’attrice – c’è una sorta di attrazione, uno scambio anche tattile, sono legate incredibilmente”.
Tra le critiche più frequenti mosse all’universo immaginifico creato da Martin c’è senz’altro la misoginia del potere: “E’ vero – ammette Carey -. E’ presente perché è necessario che ci sia, l’impegno è stato quello di essere fedeli alla storia, di mostrare la verità dei fatti. Le donne non osavano neanche avere una vita felice”.
“Non credo che all’epoca la situazione fosse molto favorevole per le donne”, le fa eco Milly Alcock, che al suo personaggio regala però determinazione e intraprendenza: la giovane Rhaenyra, erede designata al Trono di Spade, è un’abile cavalcatrice di draghi, stretta nel suo stiloso abito da caccia.