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I sondaggi sbagliano (quasi) sempre. Perché?

Pubblicato il 4 Novembre, 2020

Si chiama effetto “underdog”. Quando tutti danno vincente un candidato, chi era indeciso se andare a votare lo fa per lo sfidante. Trova insomma quelle energie, che aveva già in corpo ma tenute a bada dall’indecisione, di andare e supportare il più debole.

Perché i sondaggi sbagliano così clamorosamente, come è successo, nelle elezioni americane, 4 anni fa e come sta avvenendo in questi giorni? Biden era dato da tutti in vantaggio con una forchetta di 6-7 punti rispetto a Donald Trump. Grandi analisti internazionali, fidandosi delle intenzioni di voto, hanno commentato in giornali e tv per quale motivo gli Stati Uniti avessero scelto il cambio di Presidente.

Non era vero niente. Per sapere chi governerà gli americani e il mondo bisognerà verosimilmente aspettare il conteggio dei voti postali. Se basterà, perché un pareggio sostanziale non è, al momento in cui scriviamo, così lontano come risultato finale. I sondaggisti sbagliano fin dai tempi di Roosevelt.

Hanno commesso errori madornali – e lì non si trattava di 6 punti percentuali – sulla Brexit, imprevista del tutto, una sberla per i fruitori dei media – e non hanno spiegato il motivo di quella debacle. Poche ore prima del voto, che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, alcuni sondaggisti erano sicuri sui dieci punti di vantaggio a favore del “Remain”. I favorevoli al “Leave” hanno poi trionfato con il 51,9%.

I sondaggisti hanno toppato anche con il voto Usa 2020. La spiegazione potrebbe anche essere semplice: non riescono mai a intercettare le reali volontà della classe media impoverita che ha avversione totale verso i vecchi establishment di potere. Trump è ancora visto, a torto probabilmente, come qualcosa di nuovo e soprattutto non di regime. Non siamo qui a giudicare se ciò di cui sono convinti nell’America rurale e nei ceti poveri da sempre sia vero o no.

Dobbiamo solo registrare che evidentemente i sondaggisti sbagliano perché intercettano solo alcune classi, non indagando veramente sul malessere della società. Quella parte di votanti che riserva sempre sorprese.

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