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Ignazio La Russa

Ignazio La Russa presidente del Senato col “Vaffa” di Berlusconi (VIDEO)

Pubblicato il 13 Ottobre 2022

“Ringrazio quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato, quelli che si sono astenuti e quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra”.

Sono le prime parole in aula del nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Un’elezione caratterizzata dai momenti di tensione con il leader di Fi Silvio Berlusconi , quando l’esponente di Fdi si è avvicinato al Cav che era seduto sui banchi del suo partito e, dopo un breve scambio, l’ex premier sbatte i pugni sul banco e lo manda a quel paese.

“Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese”, si legge poi in una nota fatta diramare da Berlusconi.

D’altronde, uscendo dal Senato, il Cav aveva già chiarito, col suo stile, la sua posizione, senza resistere alla voglia che lo contraddistingue di lanciarsi in battute in presenza di donne attraenti…

I senatori presenti sono stati 187, i votanti 186, la maggioranza richiesta era di 104 voti.

La Russa ne ha ottenuti 116, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66.

La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama.

L’esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre.

Ignazio La Russa

Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa.

Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione.

IL DISCORSO DI LA RUSSA

“Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa aggiungendo di credere “che il Senato possa farlo, in vari modi: l’importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme”.

“Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perchè solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità”.

“Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti”. Conclude così Ignazio La Russa il suo primo discorso da presidente del Senato suggellato da un lungo applauso.

GIORGIA MELONI

Il commento di Giorgia Meloni: “Congratulazioni al neopresidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti”, afferma la leader di Fdi. “Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti”.