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Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia

Il “Bonus Zaia”: fino a 700 euro al mese per disoccupati, senza limiti di età o reddito basso

Pubblicato il 30 Giugno 2025

Un’alternativa veneta al Reddito di cittadinanza

Mentre il Reddito di cittadinanza è stato spesso oggetto di critiche, soprattutto da parte di esponenti del centrodestra come Luca Zaia, oggi proprio il Veneto offre una misura che, per molti versi, si avvicina a quell’idea: un contributo mensile fino a 700 euro, erogato a chiunque sia disoccupato e iscritto ai Centri per l’impiego, senza vincoli di età.
Un’iniziativa che, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, è stata ribattezzata ironicamente “bonus Zaia”.

Fondi europei e accesso semplificato

Questo sostegno economico è finanziato con 70 milioni provenienti dal Fondo Sociale Europeo, trasformati in bonus mensili tra i 300 e i 700 euro, erogati per un massimo di otto mensilità.
Per accedervi basta non avere un lavoro e iscriversi al Centro per l’impiego. Non è richiesto alcun requisito legato all’età, e l’Isee massimo è tre volte superiore a quello previsto da altre misure simili.

Secondo il quotidiano, l’importo è accreditato direttamente dall’Inps sul conto corrente dei beneficiari ed è cumulabile con altre indennità: tra queste, la Naspi, l’Assegno di inclusione e il Supporto formazione e lavoro.

Una misura flessibile: pensionati, migranti e giovani benestanti

Le condizioni d’accesso estremamente flessibili rendono il bonus accessibile a pensionati, richiedenti asilo e persino giovani provenienti da famiglie benestanti.
«Anche un ragazzo con un Isee alto può ottenerlo – riferisce un’operatrice di un Cpi – e se ha a carico un fratello minore di 14 anni, l’importo sale subito a 450 euro».

L’unico vero requisito iniziale è la partecipazione a un breve webinar di orientamento di un’ora, che dà diritto alla prima mensilità. Da lì in poi, basta seguire corsi di formazione professionale o partecipare a politiche attive per il lavoro.

Anche i richiedenti asilo tra i beneficiari

Tra coloro che possono beneficiare della misura rientrano anche i richiedenti asilo. Invece della tradizionale indennità giornaliera di 3,5 euro prevista per la frequenza ai corsi di italiano presso i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, con il bonus Zaia riceveranno una vera e propria mensilità, frequentando corsi di lingua organizzati da enti privati accreditati.

Una misura generosa, ma discussa

Il “bonus Zaia” si sta rivelando una delle misure più inclusive e generose a livello regionale, e al tempo stesso solleva interrogativi su controlli, sostenibilità e coerenza con le politiche nazionali sul lavoro.
Resta il fatto che, con criteri così estesi, sempre più cittadini – anche fuori dalle fasce tradizionalmente vulnerabili – stanno accedendo a questo nuovo sostegno economico.

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