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Il comune di Terracina ordina la chiusura del “Sombrero”, storico stabilimento balneare

Lo storico stabilimento balneare “Il Sombrero” di Terracina dovrà essere sgomberato dal Comune entro il 20 maggio 2025. La decisione segue un lungo contenzioso legale e segna la fine di un’epoca per la città.

Pubblicato il 28 Aprile 2025

La lunga storia dello stabilimento balneare “Il Sombrero” di Terracina sembra volgere al termine. Con una decisione ufficiale del Comune, il lido dovrà essere sgomberato entro il 20 maggio 2025, restituendo così l’area di Viale Circe al demanio. L’ordinanza, firmata dal dirigente Michele Orlando, ha messo fine a un lungo contenzioso legato alla concessione demaniale.

Un lungo iter legale

La vicenda prende avvio nel dicembre 2022, quando il Comune ha dichiarato decaduta la concessione demaniale TE-067, affidata a Ivano Perroni, il proprietario dello stabilimento. Nonostante la decisione dell’amministrazione, Perroni ha impugnato l’atto prima davanti al Tar del Lazio, e poi al Consiglio di Stato, che nel marzo 2025 ha confermato definitivamente la legittimità della decadenza della concessione. A seguito di tale sentenza, il Comune ha emesso l’ordinanza di sgombero, stabilendo che l’area dovrà essere liberata e ripristinata alla condizione originaria.

La storicità del lido e la decisione finale

“Il Sombrero”, storico stabilimento balneare, ha rappresentato per anni un punto di riferimento per i residenti e i turisti della città. Fondato decenni fa, è sempre stato un luogo di socialità, relax e divertimento, ma con l’ordinanza di sgombero, la sua lunga attività sembra giungere a una conclusione. L’area di 2.500 metri quadrati di spiaggia e il corpo principale in muratura saranno restituiti al demanio marittimo, mentre il concessionario dovrà rimuovere tutti gli arredi e le strutture presenti, a proprie spese.

Le motivazioni legali e le possibili conseguenze

L’ordinanza, che si basa sull’applicazione del Codice della Navigazione, stabilisce che in caso di inadempimento, sarà il Comune a intervenire forzosamente, con la rimozione degli arredi e la distruzione dei materiali non reclamati entro 30 giorni. Inoltre, Ivano Perroni non ha diritto a ricevere alcun rimborso per le opere eseguite o per le spese sostenute durante la sua gestione.

L’amministrazione comunale ha comunicato l’ordinanza a tutte le autorità competenti, tra cui la Capitaneria di Porto, la Polizia Locale e l’Agenzia del Demanio, affinché venga garantito l’effettivo sgombero.

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