Il Consiglio comunale di Piombino vara il Canone Unico Patrimoniale con l’adozione di due regolamenti. Questo strumento andrà a sostituire la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni, il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari ed il canone previsto dal codice della strada.
“Abbiamo fatto nostra una indicazione di legge – spiegano gli assessori Sabrina Nigro e Paolo Ferracci -. Si tratta di uno strumento flessibile che dà al Comune un ampio margine di manovra. In ragione dell’emergenza pandemica, abbiamo infatti voluto inserire anche la possibilità di applicare delle esenzioni per varie tipologie di attività quali spazi pubblici adibiti alla ristorazione, mercati, chioschi e gli eventi e manifestazioni a carattere sportivo, culturale, commerciale e promozionale”.
La norma, che segna il passaggio da un regime tributario ad un regime patrimoniale, tecnicamente si articola in due regolamenti: il Regolamento Canone Patrimoniale e il Regolamento per l’applicazione del canone di concessione per l’occupazione delle aree destinate a mercati realizzati anche in strutture attrezzate.
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