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Nuovo ponte di Genova asfalto

Il nuovo ponte di Genova: il braccio di ferro, sulla gestione, tra Autostrade e Anas. La Consulta boccia Autostrade: “accordo o sarà revoca”, altre 72 ore

ll nuovo ponte di Genova: la gestione al concessionario, ma è battaglia: accordo o revoca.

Genova – Roma. Continua il tormentato braccio di ferro, sulla gestione del nuovo ponte di Genova, progettato da Renzo Piano e che sarà ultimato il 29 luglio per essere inaugurato, salvo contrattempi dell’ultima ora, sabato primo agosto. Gli sfidanti in campo Autostrade per l’Italia Spa e altri soggetti tra i quali Anas.

Il ministero: “Sia affidato al concessionario in carica alla fine dei lavori”. Con queste poche righe il Ministero delle Infrastrutture, nei giorni scorsi, ha confermato al commissario per la ricostruzione, il sindaco Marco Bucci, quanto comunicato già un anno fa in una lettera intercorsa tra i due enti, ovvero che il nuovo viadotto deve essere dato alla concessionaria titolare della tratta autostradale attraversata, ovvero la A10 Genova-Savona.

Bucci:”Ispezioni e collaudo già assegnati ad altri soggetti tra cui Anas”. Proprio ieri è arrivato l’asfalto e sono iniziate le attività di pavimentazione e di posa delll’asfalto medesimo.

L’affidamento della gestione del Ponte ad Autostrade deve tuttavia passare ancora attraverso un bivio fondamentale che è rappresentato dalla decisione, da parte della Corte Costituzionale, attesa in questi giorni, sul ricorso presentato da Aspi contro l’esclusione di Autostrade dai lavori di ricostruzione del ponte decisa con il Decreto Genova dell’autunno 2018, varato dall’allora governo gialloverde.

Autostrade: la conferma della ministra Paola De Micheli

“Confermo che il nuove Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca”, ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Radio 24 Mattino, come riportato anche da un tweet della trasmissione.

Autostrade e Anas: l’affondo del presidente ligure Giovanni Toti

“Voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare per l’interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in Liguria almeno abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi… ma visti i risultati…”- attacca il presidente ligure Giovanni Toti.

Il nuovo ponte di Genova: la dichiarazione di Egle Possetti  sulla revoca della concessione

“Noi daremo battaglia su qualcosa di più importante. Capiamo l’affidamento temporaneo, ma vogliamo la revoca della concessione: non è accettabile che un’azienda che ha gestito le autostrade in questo modo per tutto questo tempo” –  tuona Egle Possetti, portavoce del comitato, che da due estati, riunisce i familiari delle vittime del crollo di ponte Morandi.

Rincara la dose, poi, circa i tempi della revoca:”Ci aspettiamo la revoca prima del 14 agosto, il giorno dell’anniversario dei due anni dal disastro, e anche per questo – mette in chiaro Possetti, che nel crollo ha perso la sorella, il cognato e i due nipoti – abbiamo chiesto che alla cerimonia di inaugurazione del nuovo viadotto non ci sia Autostrade: sarebbe un’ennesima presa in giro”.

Il nuovo ponte di Genova: la Consulta boccia Autostrade

La Consulta boccia Autostrade. E la ministra De Micheli convoca i vertici dell’azienda: «Accordo o sarà revoca». «Legittima la costruzione del ponte senza il concessionario» – si legge nella sentenza della Corte Costituzionale. Pesa la sentenza che rafforza il governo e può cambiare gli equilibri della faticosa battaglia per la sbandierata revoca della concessione dei 3 mila chilometri di rete affidata ad Aspi.

Autostrade: ultimatum del Mit

Ancora tre giorni: se entro domenica Autostrade per l’Italia non farà al governo una proposta accettabile e “vantaggiosa per lo Stato” la revoca della concessione sarà inevitabile. A dettare l’ultimatum ai vertici di Aspi e della capogruppo Atlantia sono i tecnici, in un incontro di circa due ore al Mit, ieri, proprio mentre a Genova la Procura apriva un fascicolo per le code sulla rete autostradale ligure, dopo la presentazione degli esposti del governatore Toti e delle pubbliche assistenze del Tigullio. Aspi ha assicurato la massima collaborazione, ribadendo di aver agito seguendo «rigorosamente» le prescrizioni del Ministero.

Restano, insomma, altre 72 ore per decidere. E un Consiglio dei ministri si starebbe ipotizzando già per lunedì perché, come ha spiegato il premier Giuseppe Conte, la situazione è di tale importanza che dovrà essere condivisa da tutto il governo. Tuttavia l’esito della trattativa non è scontato.

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