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Il padre di Carol Maltesi: “Quell’uomo è un mostro, mi ha mandato gli auguri al posto di mia figlia”

Mentre Davide Fontana, reo confesso dell’omicidio della giovane Carol Maltesi, uccisa e fatta a pezzi, è in isolamento nel carcere di Brescia, sorvegliato a vista, il padre di Carol sta tornando dall’Olanda per partecipare ai funerali della figlia. “È un mostro, quell’uomo – ha detto il papà di Carol – in queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene e invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma solo ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia”.

Pubblicato il 31 Marzo, 2022

Mentre Davide Fontana, reo confesso dell’omicidio della giovane Carol Maltesi, uccisa e fatta a pezzi, è in isolamento nel carcere di Brescia, sorvegliato a vista, il padre di Carol sta tornando dall’Olanda per partecipare ai funerali della figlia. “È un mostro, quell’uomo – ha detto il papà di Carol – in queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene e invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma solo ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia”.

Il papà della povera Carol vive ed abita in Olanda, ad Amsterdam e, oggi, arriverà in Italia. “L’avvocato mi ha detto di non rilasciare interviste, ma io non parlo delle indagini, voglio solo che tutti sappiano che Carol era una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio, era piena di voglia di vivere. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo”, ha detto in un articolo al Corriere della sera. Nell’articolo dichiara. “L’ha uccisa come una bestia, nessuno merita di soffrire così, mia figlia ha fatto una fine orribile, ho sentito delle cose tremende su come l’ha ammazzata, è stato diabolico”.

Anche la madre di Carol ha fatto sapere, tramite il suo avvocato: “Voglio ricordare mia figlia come la conoscevo io, di quello che dicono gli altri non mi interessa. Carol aveva una famiglia che la amava, anche se mamma e papà erano separati, le volevano bene, la chiamavano principessa”. “Nel periodo in cui la giovane sembrava scomparsa – ha spiegato il legale all’Ansa – la mamma ha continuato a chiamarla”, ma Davide Fontana, arrestato dopo aver confessato il delitto, “aveva scritto al posto di Carol di essere a Dubai, e di non poter usare il cellulare”.

Stessa recita macabra del Fontana anche con l’ex compagno di Carol, padre di suo figlio. “Ha continuato a chiamarla, e si è insospettito il giorno del compleanno del piccolo, perché lei non mancava mai una videochiamata”. Quando Carol Maltesi non è apparsa in videochiamata, “il padre del suo bambino ha subito pensato di andare al Consolato, pensando che le fosse accaduto qualcosa di brutto”.

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