Il Teatro Bellini lancia il progetto “Zona Rossa”, 6 personaggi in cerca di uno spettacolo

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Il teatro è stato uno dei settori maggiormente penalizzati dall’avvento della pandemia, e sta battendo tutte le strade per provare a risollevarsi ed arrivare comunque al pubblico.

In tale ottica va letto il coraggioso ed originale progetto del Teatro Bellini, intitolato Zona Rossa, che è stato presentato oggi in diretta Facebook tramite Zoom.

“Un’installazione, una performance, una provocazione, un manifesto, forse, uno spettacolo”– così Daniele Russo e Davide Sacco, ideatori del progetto artistico, presentano la Zona Rossa.

Il progetto coinvolge 6 artisti: Pierlorenzo Pisano e Licia Lanera (registi) e, per gli interpreti, Alfredo Angelici, PierGiuseppe Di Tanno, Federica Carruba Toscano e Matilde Vigna (attori).

Tutti insieme appassionatamente, a partire dal 20 dicembre 2020, andranno in “auto-lockdown” al Teatro Bellini e vivranno insieme 24 ore su 24, lavorando fianco a fianco per fare uno spettacolo.

Tutte le varie fasi della convivenza forzata saranno visibili sulla pagina Youtube del Bellini. Un lockdown dentro il teatro che porta gli spettatori ben oltre le quinte del teatro, con la possibilità di assistere al lavoro, alle discussioni, alle riflessioni ed alle tecniche che portano alla realizzazione di uno spettacolo.

Gli spettatori però non avranno un ruolo passivo ma, con il format “Aiuto a casa”, potranno intervenire per fornire soluzioni ad un problema o dare qualche piccolo consiglio.

L’esperimento dovrebbe durare fino al 15 gennaio 2021, data di scadenza del DPCM che ha chiuso i teatri. Se le restrizioni dovessero continuare, il progetto potrebbe anche proseguire ad oltranza.

Il Bellini si trasforma così in una sorta di bed & breakfast che ospita gli artisti, che vivranno giorni interi nutrendosi esclusivamente di pane e teatro.

Lo spettacolo sarà visibile una sola volta, rigorosamente in diretta, quando i teatri riapriranno finalmente. E allora in bocca al lupo ai “6 eroi”, come li definisce Daniele Russo, pronti a partire da un foglio bianco per creare uno spettacolo, ma soprattutto per tornare a far battere il cuore del teatro, rimasto a lungo oscurato dall’epidemia da Covid-19, che ha mortificato non solo gli affetti, ma anche la creatività e la voglia di sognare.

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Redazione Napoli

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