« Torna indietro

Il trapper Jordan Jeffrey Baby tenta di farla finita in carcere a Pavia

Pubblicato il 27 Gennaio, 2023

Il trapper Jordan Jeffrey Baby, ha tentato il suicidio a causa delle condizioni per lui insostenibili all’interno del carcere di Pavia.

Il folle tentativo

Il trapper è stato ritrovato all’interno della sua cella dalle guardie del penitenziario che fortunatamente sono intervenute tempestivamente salvandogli la vita. Il 26enne è detenuto nel carcere di Pavia con l’accusa di aver aggredito e rapinato un nigeriano in stazione a Carnate la scorsa estate. Ad annunciare quanto accaduto è stato l’avvocato del giovane, Federico Edoardo Pisani, il quale è molto preoccupato per le condizioni di salute mentale e fisica del suo assistito.

La vita in carcere

L’avvocato del trapper sostiene che questo non sarebbe il primo episodio di autolesionismo del suo assistito, che sarebbe arrivato “alla fine delle forze”. Le sue condizioni sarebbero state aggravate da diversi fattori, tra cui le carenze strutturali del carcere in cui si trova, con un solo psichiatra per circa 600 detenuti, le minacce ricevute da altri detenuti per l’aggressione considerata “razzista” ai danni del nigeriano e infine la decisione del giudice di non accettare la richiesta di trasferimento ai domiciliari.

Il trapper resta detenuto. Due settimane fa è iniziato il processo a suo carico e del suo amico, Gianmarco Fagà, noto come Traffik, un trapper originario di Roma. I due, tramite i loro avvocati, hanno proposto un risarcimento alla vittima, che però ha rifiutato la proposta economica. In aprile i due saranno di nuovo in aula per l’udienza successiva. Nel frattempo, le condizioni del giovane destano preoccupazione, motivo per cui il legale ha presentato un ricorso.

About Post Author