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Ilaria De Rosa, rivelati i motivi dell’arresto della hostess italiana in Arabia Saudita: “Nel reggiseno…”

Pubblicato il 23 Maggio, 2023

Si infittisce sempre di più il mistero che riguarda Ilaria De Rosa, la giovane hostess italiana che lavora per la compagnia aerea Avion Express, attualmente detenuta nel carcere di Jeddah, in Arabia Saudita. Tuttavia stanno emergendo alcuni particolari, secondo i quali la giovane sarebbe stata trovata in possesso di uno spinello nascosto nel reggiseno. Una tesi fortemente smentita dalla madre della ragazza, secondo la quale la figlia non ha consumato mai né alcol né droga.

Il caso Ilaria De Rosa resta aperto: la vista consolare

Nel frattempo qualcosa si muove e nella giornata di ieri il console generale Leonardo Maria Costa è riuscito ad ottenere una visita consolare con la ragazza, arrestata lo scorso 4 maggio, che ha trovato in buone condizioni. Su di lei pende l’accusa di detenzione e traffico di droga, un reato gravissimo nel paese arabo che ha dichiarato la tolleranza zero nella lotta contro la droga. Intanto è stato firmato il mandato per avere avvocati locali, consigliati dal consolato.

La visita consolare è stata concessa dal paese arabo grazie ai buoni rapporti che ci sono tra il ministro Antonio Tajani e le autorità saudite e alla stretta collaborazione tra le due ambasciate.

Ore di angoscia per la famiglia

Sono momenti di grande ansia e angoscia per la famiglia di Ilaria De Rosa, a partire dalla mamma Marisa Boin che sta ricevendo notizie col contagocce sulle sorti della figlia. Lei, in un’intervista a La Stampa, sostiene che si tratti di un grande equivoco e rifiuta categoricamente l’idea che la figlia fosse in possesso di uno spinello, sia perché non ne ha mai fatto uso sia perché conosce i rischi di camminare con sostanze stupefacenti nei paesi arabi.

Marisa, 55 anni, lavora come operaia e da due settimane, cioè dall’arresto della figlia, è in contatto costante con il ministro degli Esteri, con l’altra figlia Laura che vive a Bruxelles e con il marito, ufficiale dell’aeronautica di stanza in una base NATO in Belgio.

La mamma ribadisce l’innocenza della figlia e ritiene invece che uno degli amici, in sua compagnia quando è stata fermata, fosse in possesso della droga. Una vicenda con molti lati oscuri sui quali è necessario fare chiarezza quanto prima.

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