Pubblicato il 29 Gennaio 2024
Si è aperto ed è stato aggiornato al 24 maggio il processo che si celebra a Budapest a carico di Ilaria Salis, l’italiana accusata di aver aggredito due estremisti di destra nella capitale ungherese.
La militante antifascista milanese 39enne si è dichiarata non colpevole.
Ilaria Salis è comparsa in aula in catene, con le manette ai polsi e i piedi legati da ceppi di cuoio con lucchetti.
Tribunale di Budapest. Ilaria Salis entra in aula in catene e al guinzaglio. pic.twitter.com/VcHAM7jZe4
— mario di vito (@oiramdivito) January 29, 2024
In aula la donna è entrata accennando un sorriso rivolto al pubblico.
A #Budapest al via il processo alla maestra italiana #IlariaSalis, accusata di avere partecipato all’aggressione di due neonazisti pic.twitter.com/8Q24z3eVzY
— Tg2 (@tg2rai) January 29, 2024
Una donna delle forze di sicurezza la trascinava per una catena.
Salis indossava un maglione chiaro a strisce orizzontali e teneva in mano una borsa scura.
Salis, durante questa udienza preliminare svoltasi davanti a una “corte municipale”, ha comunicato con i magistrati attraverso una traduttrice dichiarandosi non colpevole, con voce bassa ma decisa.
Sul banco degli imputati c’erano anche due coimputati, un uomo e una donna tedeschi, anche loro accusati di aggressioni compiute nel febbraio scorso in strade della capitale ungherese ad estremisti di destra.
Una magistrata ha parlato a lungo esponendo l’atto di accusa che ha portato al rinvio a giudizio secondo il quale gli imputati fanno parte di un’organizzazione estremista di sinistra, formata in Germania e composta da soprattutto giovani che, oltre partecipare a manifestazioni e dimostrazioni, avevano pianificato di lottare con aggressioni fisiche contro simpatizzanti di estrema destra di ideologia neonazista e neofascista.
La pm ha sostenuto che i tre avevano l’obbiettivo di malmenare le vittime con mezzi in grado di uccidere durante aggressioni a sorpresa. Nel febbraio scorso i tre si erano recati a Budapest in occasione di un raduno neonazista proprio con questo scopo.
Salis, presentata come l’imputata principale, sempre secondo la pm ha partecipato a più aggressioni causando lesioni corporali aggravate, in “associazione per delinquere”, a due persone e ha concorso in un reato simile ai danni di una terza.
Vista la pericolosità degli atti compiuti, la magistrata ha chiesto come previsto una pena di 11 anni di carcere.