Aprire Facebook e trovare l’immagine di un gruppo di infermieri che balla e tranquillizza una bambina arrivata spaventata al Pronto Soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, fa bene al cuore.
A corredo dell’immagine, già di per sè, molto significativa, le parole del Presidente dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Ragusa, Gaetano Monsù: “Il “prendersi cura” va sempre oltre… non c’è nulla di scritto, non è materia che si studia all’Università, è un qualcosa che hai o non hai, magari si accresce durante il percorso lavorativo ma la scintilla che genera siffatto trasporto emozionale la devi possedere. Vedere splendere un sorriso in una bimba giunta alle 03.30 di notte al pronto soccorso del GPII di Ragusa terrorizzata e piangente e riuscire a creare “il cerchio” della tranquillità e “normalità ludica” ripaga di ogni sacrificio e abnegazione che il personale di tale U.O.C. “spende” nella propria professione. Parafrasando un celebre detto “questo è il sale della nostra professione”.
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