Pubblicato il 15 Giugno, 2020
I Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, degli arresti domiciliari di tre persone.
Si tratta di un cittadino albanese 33enne residente a Marano, un 63enne dipendente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Marano interdetto temporaneamente dall’esercizio del pubblico ufficio e di un cittadino tunisino 56enne, residente a Calvizzano, per il quale è scattato anche il divieto di dimora nella provincia di Napoli e Caserta. I 3 sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, omissione di atti di ufficio del pubblico ufficiale e falso del pubblico ufficiale in atto pubblico.
L’attività investigativa, iniziata dal 2017, ha permesso di raccogliere prove chiare nei confronti degli indagati che, a cavallo tra il 2015 ed il 2018, hanno favorito la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari. Gli stranieri che avevano bisogno di regolarizzare la loro posizione, si rivolgevano al cittadino albanese che forniva false attestazioni di ospitalità rese da cittadini italiani dietro un compenso di 80 euro.
Il funzionario dell’anagrafe procedeva poi all’iscrizione anagrafica presso il Comune di Marano, pur essendo consapevole che le dichiarazioni di residenza erano false. All’iscrizione anagrafica faceva poi seguito il rilascio di carte d’identità, che recavano l’indicazione fittizia della residenza.
L’extracomunitario quindi, una volta regolarizzata la sua posizione, otteneva il permesso di soggiorno o il rinvio dello stesso. Nell’ambito dell’operazione risultano deferite all’Autorità Giudiziaria anche altre persone, tra cui cittadini stranieri ed italiani.
I militari hanno inoltre disposto il sequestro preventivo di 123 documenti irregolari, di cui 99 carta d’identità e 24 carte di soggiorno.
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