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Impennata contagi nel ragusano. Carasi (Ust Cisl Rg Sr): “L’unica strada per uscirne è l’obbligatorietà dei vaccini”

Pubblicato il 30 Dicembre, 2021

“Il 2021 si chiude, anche in provincia di Ragusa, con una impennata dei contagi che mette a rischio non solo la tenuta del nostro sistema sanitario ma la stessa ripartenza economica. L’andamento della curva pandemica, rispetto a un anno fa, è mitigata negli effetti da una campagna vaccinale che ora deve ulteriormente consolidarsi. Va sostenuta di più la diffusione delle somministrazioni nei luoghi di lavoro e va considerata, come la Cisl chiede da mesi, anche l’opportunità di introdurre l’obbligo alle immunizzazioni”.
E’ quanto sottolinea il segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, ricollegandosi anche alle posizioni del sindacato espresse a livello nazionale. “Non ci sono dubbi – afferma Carasi – dire sì al vaccino è dire sì alla vita, proteggere la salute propria e del prossimo, tornare alla vita sociale, accelerare la ripresa. Il percorso fatto nell’anno che abbiamo alle spalle non può interrompersi. Tutti sappiamo che sono stati mesi intensi. Anche nell’area iblea si è cercato di fare il possibile per costruire le condizioni di un dialogo sociale indispensabile per arginare gli effetti del virus. Siamo riusciti, tutti insieme, e non era facile, a costruire le basi di una prima risposta alla crisi, senza mai spezzare i fili del confronto. I risultati sono arrivati su questa via e su questa via dobbiamo proseguire anche nel 2022. Ecco perché non possiamo permetterci che la nuova avanzata della pandemia condizioni la ripartenza. Potremmo subire un colpo da cui, purtroppo, molti sistemi produttivi rischierebbero di non rialzarsi più. E’ una circostanza da evitare a tutti i costi. Ed ecco perché sosteniamo l’obbligatorietà del vaccino. E’ questa la strada maestra per consolidare il percorso della ripartenza”.

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