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Impugna un punteruolo e lo punta alla gola di un secondino; succede al carcere di Latina

La denuncia del segretario generale FNS CISL Lazio Massimo Costantino che ha denunciato che, nelle carceri della regione, questo tipo di situazioni sono quasi all’ordine del giorno

Pubblicato il 29 Agosto, 2023

Il carcere di Latina è stato teatro, ieri, di un grave episodio di violenza: un detenuto di origine egiziana ha aggredito e minacciato un sovrintendente capo di polizia penitenziaria, responsabile della sorveglianza generale. L’aggressione è avvenuta per motivi apparentemente futili, e il detenuto ha minacciato il funzionario con un punteruolo di 17 centimetri puntandoglielo alla gola.

Fortunatamente, il detenuto è stato prontamente bloccato, e le forze dell’ordine sono riuscite a ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto, che già era stato messo alla prova da una serie di episodi collegati. La squadra di intervento locale è intervenuta insieme al personale presente per riportare la situazione alla normalità, ma resta la preoccupante gravità della situazione all’interno del carcere.

Appello per un Contingente Adeguato di Personale Penitenziario

Il segretario della Fns Cisl del Lazio, Massimo Costantino, ha commentato l’episodio sottolineando quanto sia evidente la necessità di rinforzare il contingente di personale penitenziario. Ha dichiarato che gli allarmi sulla situazione sono stati ignorati, e il carcere si trova ora in una condizione di difficile gestione a causa del numero esiguo di operatori rispetto ai detenuti problematici.

Al momento, ci sono circa 40 unità mancanti di polizia penitenziaria a Latina in tutti i ruoli. Inoltre, il carcere è gravemente sovraffollato, con 46 detenuti in più rispetto alla capacità massima prevista. Attualmente, ci sono 123 detenuti presenti nel carcere di via Aspromonte, mentre la capacità massima è di soli 77 posti disponibili.

Costantino ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza del personale penitenziario, poiché la responsabilità è del datore di lavoro e dell’amministrazione penitenziaria. Ha inoltre evidenziato l’impegno costante della Polizia Penitenziaria nel svolgere il proprio mandato istituzionale, che comprende la garanzia della sicurezza non solo all’interno delle carceri, ma anche per l’intera comunità.

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