Pubblicato il 26 Ottobre, 2020
In piazza contro il governo per protestare e far sentire la propria voce. Nelle ultime ore si stanno moltiplicando gli episodi di cortei, proteste e manifestazioni, qualcuna spontanea, qualcun altra un po’ meno, formati da commercianti, imprenditori, gestori di locali e cittadini qualsiasi che vogliono far sentire la propria voce contro le nuove restrizioni decise dal governo per combattere la diffusione del Coronavirus. Dalle forme di protesta più originali, come la decisione di restare aperti nonostante le disposizioni del nuovo Dpcm presa da un gestore del Cinema Multisala di Taviano, o l’incatenarsi davanti a palazzi simbolo del potere costituito, alla protesta più comune come lo scendere in piazza e far sentire la propria voce. Degli episodi di violenza contro Polizia, auto e abitazioni provate accadute nel fine settimana a Napoli, si è già detto tanto, ma oggi, primo giorno effettivo in cui è entrato il vigore il nuovo Dpcm, ecco le prime proteste in tante piazze italiane da Nord a Sud. Da Torino a Salerno, da Catania a Milano, da Verona a Palermo, passando ancora per Napoli e fino ad arrivare a Lecce. Eh sì, in piazza contro il governo oggi sono scesi anche loro, alcuni esercenti del capoluogo salentino che hanno coinvolto altri colleghi e cittadini comuni per far sentire la propria voce.
In piazza contro il governo, ecco le richieste dei manifestanti

In piazza contro il governo. L’appuntamento era per le 18 di questo pomeriggio, orario simbolico che coincide con una delle decisioni più contestata del nuovo Dpcm, quella della chiusura anticipata di bar e ristoranti proprio alle 18. La manifestazione ha preso corpo dopo un appello sui social che è stato lanciato da Simone Lucia, proprietario della della pizzeria “La Fontanina”. Gli slogan apparsi sugli striscioni erano tutti di protesta contro le decisioni adottate dal governo. “Lo sport è vita anticovid” – recita un cartellone. “Fate un passo indietro, mettete solo dei limiti” – chiedono i commercianti già in ginocchio dopo il primo lockdown. “Farete crescere la microcriminalità” – avvisa un altro manifesto. Il corteo pacifico è cominciato alle 18, come detto, ed è durato mezz’ora. Sono state attraversate Piazza Sant’Oronzo e Piazza Mazzini, poi i manifestanti, che sono scesi in piazza contro il governo, sono tutti tornati nelle loro abitazioni senza che si siano registrati danni o episodi particolari di violenza.
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