Bologna: in via Tiarini nascerà il futuro Polo per il Lavoro

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In via Tiarini nascerà il futuro Polo per il Lavoro della città di Bologna.

L’immobile di via Tiarini ai civici 10 e 12 diventerà la sede del Centro per l’impiego e dell’ufficio di collocamento mirato nonché dello Sportello comunale per il lavoro. Lo stabile era di proprietà dell’Ausl di Bologna, poi acquistato dal Comune a fine 2020 con risorse proprie per tre milioni e centomila euro. In questo modo rimarrà a destinazione pubblica attraverso un’azione sinergica e coordinata a livello statale, regionale e comunale. L’accordo tra Comune di Bologna e Agenzia per il Lavoro della Regione Emilia – Romagna è stato presentato oggi a Palazzo d’Accursio dal Sindaco di Bologna Virginio Merola, da Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna e, in collegamento da remoto, da Raffaele Tangorra, commissario straordinario dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. 

“È un programma ambizioso a livello nazionale ed è davvero una bella soddisfazione vedere questa collaborazione istituzionale – dichiara il commissario straordinario di Anpal Servizi Raffaele Tangorra – .
Lavoriamo per una formazione che deve essere sempre più personalizzata perché questi luoghi non devono essere uffici che svolgono pratiche burocratiche ma servizi in grado di cogliere il cambiamento del sistema economico territoriale e accompagnarlo con l’investimento appropriato sulle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori al fine di incrementarne l’occupabilità”

“Si tratta di una scelta importante e di un luogo che faciliterà l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Si trova in un punto molto funzionale perché facilmente raggiungibile e in una parte di città in grande trasformazione, dove un tempo era più denso e sviluppato il tessuto industriale cittadino – dichiara il sindaco Virginio Merola – . I lavori partiranno una volta esaurita la fase progettuale, presumibilmente da settembre del prossimo anno”.

“Stiamo parlando di un grande investimento per realizzare non solo un luogo bello e accogliente, ma anche dotato di tecnologie e competenze adeguate, con 60 operatori che faranno accoglienza – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.– Questi uffici devono rispecchiare una nuova cultura delle politiche attive del nostro Paese. Per questo dovranno essere Centri per l’impiego di comunità, lavorando in rete con le associazioni imprenditoriali, le imprese, le organizzazioni sindacali, le istituzioni, gli enti di formazione, al fine di individuare i migliori sbocchi occupazionali per chi cerca un lavoro”.

La giunta guidata dal sindaco Virginio Merola ha già dato il via libera all’accordo tra Comune di Bologna e Agenzia per il Lavoro della Regione Emilia-Romagna con cui il Comune cede in comodato per trent’anni l’utilizzo parziale dell’immobile perché diventi la sede del Centro per l’impiego  e dell’ufficio di collocamento mirato el’Agenzia si impegna a erogare l’85% delle risorse necessarie ad adeguare la struttura dedicata ai servizi pubblici per il lavoro regionali fino ad un massimo di 3 milioni di euro; sono fondi che provengono dal Ministero per il Lavoro che ha adottato un piano di potenziamento in attuazione della legge 26 del 2019 sul reddito di cittadinanza.

L’attuale sede del Centro per l’impiego di via Todaro non è più idonea perché l’Agenzia Regionale per il Lavoro ha necessità di ampliare l’organico e, secondo la legge, il Comune è tenuto a mettere a disposizione i locali. Si è innescato in questo modo un circuito virtuoso tra istituzioni per far diventare l’immobile di via Tiarini, accessibile e facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici, un futuro Polo per il Lavoro della città di Bologna. Questo complesso immobiliare si estende su 3500 metri quadri ed è stato costruito nella prima metà degli anni ‘40 del secolo scorso in stile razionalista e destinato all’Istituto Nazionale per le Assicurazioni contro le Malattie come poliambulatorio di quartiere.

L’accordo licenziato dalla giunta fissa anche i tempi della riqualificazione dello stabile: entro settembre 2022 sarà approvato e finanziato il progetto esecutivo e i lavori dovranno essere conclusi entro due anni dal loro inizio. Con l’accordo  di oggi si costruiscono le premesse per qualificare ulteriormente le politiche attive del lavoro a Bologna affinché siano in linea con i migliori standard euro

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Redazione Bologna

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