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Incidente al motoraduno in memoria di Angelo Mattoccia: motociclista chiede risarcimento al Comune

Durante un motoraduno in memoria di Angelo Mattoccia, un motociclista cade a causa di una buca. Parte il processo contro il Comune di Cisterna per il risarcimento

Pubblicato il 23 Gennaio 2025

Doveva essere una giornata di ricordo e celebrazione, ma si è trasformata in un dramma. Durante il motoraduno organizzato nel settembre 2021 per commemorare il giovane Angelo Mattoccia, scomparso prematuramente in un incidente stradale nel 2020, un motociclista è rimasto vittima di un grave incidente a causa di una buca nel parcheggio della zona artigianale di Cisterna di Latina.

La dinamica dell’incidente

Il motoraduno, che doveva onorare il 18° compleanno di Angelo, si è interrotto bruscamente quando un motociclista 53enne (oggi 56enne) è stato sbalzato dalla moto mentre stava lasciando il piazzale dell’evento. La causa? Una buca non segnalata, che ha provocato una caduta violenta e gravi lesioni al centauro. La gravità dell’incidente ha richiesto l’intervento di un elicottero per trasportare l’uomo d’urgenza a Roma, bloccando di fatto il motoraduno.

Una lunga battaglia di riabilitazione

Dopo l’incidente, per il motociclista è iniziato un lungo e doloroso percorso di recupero. Nonostante siano passati più di tre anni, l’uomo continua a convivere con le conseguenze fisiche e psicologiche di quell’episodio. Ma oltre alla riabilitazione, il 56enne ha deciso di avviare una causa civile contro il Comune di Cisterna, ritenendolo responsabile della mancata manutenzione del parcheggio e della presenza delle buche che hanno causato l’incidente.

Il processo e la richiesta di risarcimento

Il prossimo 28 gennaio si terrà la prima udienza del processo civile presso il Tribunale di Latina. L’uomo chiede un risarcimento per i danni fisici e materiali subiti, sostenendo che l’incidente poteva essere evitato con una manutenzione adeguata. Durante il processo, saranno ascoltati testimoni oculari dell’incidente, tra cui i partecipanti al motoraduno, agenti di polizia e volontari della protezione civile presenti il giorno dell’evento.

Tra i testimoni chiave figura anche Laureta Jaku, la madre di Angelo Mattoccia, che insieme ad amici e conoscenti del figlio si unirà per raccontare quanto accaduto e supportare il motociclista nella sua battaglia legale.

N.B: Nella foto il luogo dell’incidente costato la vita ad Angelo Mattoccia

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