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Incombenze di natura burocratica e medici di famiglia: Cisl e Cisl Medici Catania chiedono di includerle nel Tavolo provinciale della salute

I sindacati chiedono all’Asp di affrontare la questione relativa alle incombenze nel Tavolo provinciale della salute.

Pubblicato il 20 Gennaio, 2022

Medici di famiglia e incombenze burocratico-amministrative da Covid: chi è riuscito a fronteggiarle, chi ha trovato difficoltà. Per evitare ripercussioni penalizzanti sui pazienti (Covid e non-Covid) è opportuno che della questione venga investito il Tavolo provinciale della salute. La richiesta arriva dalle segreterie provinciali della Cisl e della Cisl Medici di Catania.  

“Con molti uffici amministrativi e ambulatori dell’Asp chiusi temporaneamente – spiega Massimo De Natale, segretario generale della Cisl Medici etnea – sono aumentati gli adempimenti a carico del medico di medicina generale, soprattutto adesso che deve anche rilasciare le certificazioni di guarigione da Covid che le Usca non fanno più. Ricordo che ai medici di famiglia sono demandati anche il Cambio medico, il Rinnovo ed esenzione ticket, l’Adi, le cure palliative, le ricette per i farmaci, certificazioni varie e altro ancora”.

“Va dato atto – aggiunge Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese – che ci sono medici di famiglia che non si sono tirati indietro davanti alle sopravvenute esigenze degli assistiti e alle prescrizioni dell’Asp e della sanità pubblica nel suo complesso, dovute all’emergenza pandemica. Vanno anche considerate, nell’interesse dei pazienti, le questioni sollevate da chi tale sacrifico non riesce a farlo, per difficoltà strutturali o anagrafiche. Per tale motivo chiederemo all’Asp di affrontarle anche nell’ambito dello stesso Tavolo della Salute, sia per venire incontro alle esigenze del medico di famiglia sia per aiutare i pazienti, specie se anziani, che spesso si ritrovano prigionieri della deriva burocratica che sta comportando l’attuale fase critica della pandemia”. 

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