Tegola sui lavoratori a Parma. Il periodo di quarantena non è più indennizzato per il 2021 (nel 2020 erano stati destinati a questo provvedimento più di 600 milioni), e chi è assente non è più tutelato né nei giorni di assenza né nella copertura dello stipendio. Lo spiega nel dettaglio Luca Ferrari, direttore di Inca Cgil: “Il comunicato numero 2842 di Inps, redatto il 6 agosto scorso, è stato un fulmine a ciel sereno. Abbiamo improvvisamente scoperto che il Governo non ha finanziato i fondi destinati a dare tutela a tutti quei lavoratori assenti dal lavoro per quarantena, ossia in isolamento e in attesa di tampone per COVID-19. Questo significa che per tutto il 2021, da gennaio, chi ha già avuto anticipate queste somme rischia di doverle restituire e non sembra essere solamente la parte economica quella interessata. Ma anche la copertura contributiva conseguente con grave danno sia economico che in vista della futura pensione. Chiediamo, come patronato, come sindacati di Governo, di rifinanziare immediatamente questi fondi per evitare danni a lavoratori che stimiamo essere numerosissimi: soltanto della provincia di Parma ne contiamo diverse centinaia rimasti a casa”.
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