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Insediamento Ars domani giovedì 10 settembre, Ugl Catania: “Abbiamo bisogno di una Zona Industriale all’altezza degli investimenti in essere”

Il segretario dell’Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, ha auspicato tutto questo in vista dell’insediamento domani della nuova Ars.

Pubblicato il 9 Novembre, 2022

Dopo più di un mese dalle elezioni si insedierà ufficialmente domani la nuova Assemblea Regionale Siciliana, che darà il via alla diciottesima legislatura. Un momento tanto atteso anche a Catania dove le emergenze continuano ad essere molteplici e la necessità di avere una Regione nel pieno delle sue funzioni politiche e amministrative è sentita particolarmente, come fa notare il segretario della Ugl di Catania.

Auguriamo un buon lavoro al presidente Renato Schifani ed a tutta la deputazione eletta, in particolare a quella catanese, che avrà un compito davvero arduo in questi anni a venire. Auspichiamo di avere, a breve, anche la Giunta regionale pienamente operativa per l’avvio di un confronto serrato con particolare riferimento al lavoro ed alle politiche sociali, alla salute, ai rifiuti e all’energia, alle infrastrutture, alle politiche scolastiche e della formazione professionale – aggiunge Giovanni Musumeci –. Il caro bollette e dei costi in generale, unito alla diminuzione del potere d’acquisto sta massacrando i lavoratori catanesi, che vivono una condizione non di certo rosea anche a causa della precarietà occupazionale in buona parte dei casi. Abbiamo bisogno di una Zona Industriale all’altezza degli investimenti che sono già in essere e di quelli che dovranno arrivare e ci vogliono reti di trasporto più moderne e funzionali. I cittadini chiedono una soluzione al problema atavico dello smaltimento dei rifiuti, anche perché non possono più permettersi di pagare tasse esorbitanti, spesso per colpe non loro, così come si deve intervenire nell’immediato sulla questione dispersione scolastica che, dalle nostre parti, è in uno stato emergenziale. In questa cornice ci aspettiamo, tra le prime leggi, la tanto agognata riforma delle ex Provincie regionali perché dopo 8 anni non è più possibile aspettare, mentre questi enti importanti non hanno ancora funzioni ben definite e sopravvivono grazie all’impegno dei commissari e dei pochi dipendenti rimasti. C’è davvero tanto da fare e vogliamo farlo in piena sinergia con il Governo Schifani e con i parlamentari regionali eletti in questo nostro territorio. Siamo già pronti a collaborare ma allo stesso tempo siamo e saremo una sentinella attenta, cercando di stimolare il dibattito attraverso anche una critica costruttiva, per portare a Palermo le istanze del mondo del lavoro e della cittadinanza dell’area metropolitana di Catania e provare ad operare un cambiamento reale”.

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